Leggo su IC di oggi un vostro commento redazionale, riferito all'energumeno Pallavidini, di questo tenore: "(...) L'unica cosa che si evince dai due articoli è che finora le autorità scolastiche locali e nazionali non hanno emesso nessun tipo di sentenza sulle gravissime dichiarazioni espresse da un professore di ruolo(...)" Permettetemi un'osservazione: qui non si tratta di un pronunciamento delle autorità scolastiche (che, semmai, avrebbero dovuto pronunciarsi e provvedere da mo'...), bensì, tanto per cambiare, dell'assenza totale dell'autorità giudiziaria oltre che di quella medica (in passato soggetti di tal fatta a Milano finivano in Guardia II). Costui andava messo nella condizione di non nuocere alla società umana almeno fin dai tempi dei suoi primi belati deliranti (quindi già da una vita) e denunciato quantomeno per minacce e procurato allarme. Se mi sbaglio, mi corrigerete... Cordialmente Franco Servadei - Milano