Cari amici, mi associo a quanti ritengono assurdo un paragone tra l'antifemminismo dei Taliban in Afghanistan e certi episodi di violenza scatenati dagli Charedym in Israele contro donne e perfino bambine. Concordo sull'assurditàdel paragone soprattutto tra stati,in quanto Israele è una democrazia parlamentare mentre l'Afghanistan è non si capisce bene cosa, se una dittatura o una teocrazia. Mi sia permesso però, da conoscitore di cose ebraiche, di ricordarvi che alla base del comportamento di Taliban e Charedym c'è lo stesso atteggiamento,ossia il terrore della "niddà",cioé lo stato in cui la donna si trova durante le mestruazioni. Come diceva il mio carissimo defunto amico rav Belgrado di Firenze, impuro non significa sporco,ma mi sembra chiaro che a livello di gente ignorante (e gli Charedym lo sono,purtoppo) l'impuro fa presto a diventare immondo o sporco. Risultato: sia quella gente sia i musulmani osservanti partono dal presupposto che una donna sia sempre potenzialmente in stato di "niddà" e su tale presupposto praticano una discriminazione sessuale al limite della follia,pretendendo adirittura,come a beyt Shemesh, marciapiedi separati per uomini e donne. Non per niente,il marito è il solo che possa toccare una donna,la moglie, proprio perché è il solo a sapere se sia davvero in stato di niddà o meno. Ovvio che Israele non è l'Afghanistan, ma tra gli Charedym, siano Lubavitsch, siano Neturey Kharta,siano Sikirym, e i Taliban ci sono più affinità di quanto non si voglia credere. Spiace dirlo,ma è così, e Israele dovrebbe impegnarsi a combattere quella gente in modo serio, non come si é fatto finora,tollerandoli per tenerseli buoni. E poi,i Neturey Kharta non tengono forse un loro membro nel consiglio di Hamas?Nnon sono forse andati alla conferenza sulla "Menzogna della Shoah" su invito di Akhmadinezhad? Dunque non vi é motivo per non trattarli con mano ferma,anzi fermissima. Cordiali saluti e auguri a Deborah Fait
Alfonso Margani |