Con Santorum Obama ha già vinto
di Piera Prister
Piera Prister Rick Santorum
E’ il candidato presidenziale, Rick Santorum, la grande sorpresa delle votazioni in Iowa che si e’ posizionato al secondo posto dopo Mitt Romney, il vincitore. Il giorno 4 gennaio 2012 dalle otto di sera in poi, fino alle ore della mattina del giorno successivo, i notiziari radiotelevisivi hanno seguito lo spoglio dei voti in Iowa dove c’e’ stato uno straordinario afflusso di elettori in seggi improvvisati, come scuole, palestre e sale da ballo. Hanno dato i risultati definitivi molto tardi dopo un attento conteggio dei voti dell’ordine addirittura di unita’, dato che la gara risultava avere non uno ma due vincitori che risultavano sulla stessa linea di arrivo, Mitt Romney e Rick Santorum. Infine dopo una lunga interminabile attesa hanno trasmesso i risultati definitivi: in prima posizione risultava Mitt Romney, ex governatore del Massachussets con il 25%; seguito a distanza di soli otto voti da Rick Santorum ex senatore della Pennysylvania, anche lui con la quota del 25%; tallonati da Ron Paul,del quale abbiamo gia' detto che non e' amico d'Israele, con il 21%; seguiva Newt Gingrich con il 13%; ed in coda risultavano Rick Perry e Michele Backmann che la mattina stessa del 5 si e’ ritirata molto dignitosamente dalla corsa. Da una prima analisi era lampante la sconfitta di Newt Gingrich che era in testa alla corsa presidenziale, silurato dagli elettori in gran parte evangelici che gli ahnno preferito Rick Santorum, cattolico, premiandolo sia per il lavoro preparatorio svolto capillarmente in Iowa per farsi conoscere, e sia per la sua integrita’.
Rick Santorum e’ la novita’ del momento. E’ di origine italiana ed e’ un uomo giovane molto appassionato che ha fatto di due temi scottanti, la LIBERTA’ dai regimi liberticidi, e la crescente DISOCCUPAZIONE il suo cavallo di battaglia. Dichiara d'essere amico di Israele e nemico dell'Iran.
Ma vedremo poi che anche lui non e' cosi' perfetto..
Il discorso conclusivo delle votazioni in Iowa di Rick Santorum ha toccato il cuore di molti ascoltatori, per la sua passionalita’ ed accoratezza quando ha rievocato la figura del nonno che nel 1925 sfuggi’ alla dittatura di Mussolini emigrando da un’Italia povera e classista, per venire nel Nuovo Mondo, in cerca di liberta’ e di lavoro. Fini’ come minatore nelle miniere di carbone in Pennysylvania a respirare la fuliggine che gli anneriva il volto e s’attaccava ai polmoni, come tanti Italiani che svolsero quel lavoro ingrato. Del nonno ha ricordato le enormi mani da minatore e una frase ricorrente ripetuta tre volte: “Work hard, work hard, work hard!” ( Lavora sodo!). Eppoi ha colto a volo l’occasione per criticare il presidente Obama che sta distruggendo invece i posti di lavoro aumentando le tasse, a tal punto da costringere le piccole imprese a chiudere, “to go out of business”, creando le premesse di uno stato assistenziale dove milioni di americani sono senza lavoro e dove masse di cittadini vivono di FOOD STAMPS, ossia di bollini con cui vanno al grocery shop a comprare gratuitamente i generi di prima necessita’come pane e companatico, molto simili alle tessere annonarie di fascista memoria. Aggiunge che l’America deve assolutamente rifiutare il modello europeo che piace molto ad Obama e ritornare ai principi del liberismo economico contro forme di pesante statalismo. Un gran bel discorso veemente ed azzeccato. Lo stesso Romney subito dopo si complimentava con lui, congratulandosi per il successo riportato nello scrutinio dei voti. Molti analisti come Michael Medved che e’ un giornalista del WSJ e conduttore di una stazione radiofonica molto popolare che noi abbiamo conosciuto al Jewish Community Center di Dallas, ha subito dichiarato che il suo cuore in Iowa era con Santorum mentre la sua mente era con Romney. Ma altri come Naftali BenDavid sul WSJ del 5 gennaio, nell’articolo intitolato:
“In Senate Santorum Fused Pugilism with Pragmatism”
(http://online.wsj.com/article/SB10001424052970204331304577141090052624480.html?mod=Androidphone)
ha messo in risalto i suoi limiti nel campo dei diritti civili riguardanti le donne e i gay che accusa di colpe che non hanno, confondendo l’omosessualita’ con la pedofilia. E’ il colmo! Insomma Rick Santorum e’ troppo posizionato a destra essendo un conservatore che mescola Stato e Chiesa, e' su posizioni bigotte e proibizioniste e che con la sua mancanza di conoscenza in materia, vorrebbe farci ritornare indietro ai tempi bui della clandestinita’, malgrado le battaglie svolte apertamente e storicamente nel Congresso e nei vari Parlamenti delle democrazie occidentali.
Per concludere Rick Santorum anche se ha dei meriti, non e’ un candidato presidenziabile per sconfiggere Obama e che sicuramente gli elettori nel New Hamshire non voteranno nella tornata elettorale della prossima settimana.
Piera Prister Bracaglia Morante