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La Stampa Rassegna Stampa
05.01.2012 Unione Europea: sì all'inasprimento delle sanzioni all'Iran
Ma servirà a qualcosa ? Cronaca di Marco Zatterin

Testata: La Stampa
Data: 05 gennaio 2012
Pagina: 15
Autore: Marco Zatterin
Titolo: «Accordo 'di principio' in Europa per nuove sanzioni contro l’Iran»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 05/01/2012, a pag. 15, l'articolo di Marco Zatterin dal titolo "Accordo 'di principio' in Europa per nuove sanzioni contro l’Iran".


                                Mahmoud Ahmadinejad

A fine mese l’Europa darà un «energetico» giro di vite alle sanzioni contro l’Iran. Spronati dalla Francia, i ventisette Paesi dell’Ue sono arrivati a un’intesa di principio per chiudere i rubinetti del greggio proveniente da Teheran se il regime di Mahmoud Ahmadinejad non accoglierà le richieste della comunità internazionale sul programma nucleare. I contenuti della mossa saranno ancora discussi, ma una decisione definitiva dovrebbe essere adottata il 30 gennaio dai ministri degli Esteri dell’Unione. «C’è ancora molto lavoro da fare», assicurano le fonti diplomatiche europee, eppure il dado è tratto. Il clima è cambiato ieri con il ritorno di Atene sulla linea dei partner Ue: i greci non volevano voltare le spalle a Teheran e alla prospettiva di forniture di petrolio a buon prezzo. Alla fine hanno dovuto accettare la dura realtà del braccio di ferro fra gli iraniani e il mondo occidentale.

Parigi spinge perché l’Europa impedisca all’Iran di vendere i suoi 450 mila barili di oro nero quotidiani, riducendo del 30% l’export petrolifero del Paese. In dicembre l’Ue non è riuscita a trovare un accordo, anche per la resistenza dell’Italia, preoccupata per gli effetti su una serie di accordi dell’Eni. Il premier Mario Monti è ora in sintonia: «Dobbiamo incoraggiare un dialogo aperto e trasparente con l’Iran - ha detto a «Le Figaro» -. Se impossibile, siamo pronti a partecipare a tutte le nuove sanzioni europee».

Bisognerà trovare un modo per accomodare tutti, anche Russia e Cina, contrarie alle sanzioni. Il segretario del Tesoro Usa, Timothy Geithner, sarà in Cina e in Giappone dal 10 gennaio per cercare di convincerle ad avallare l’offensiva occidentale. Gli iraniani hanno per contro chiesto al capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, di fissare una nuova data per la trattativa. La risposta è stata negativa. L’Unione infatti non ha ancora ottenuto risposta a una richiesta di chiarimenti avanzata in novembre.

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