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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.01.2012 L’Occidente è destinato a fallire ?
analisi di Bruce Bawer

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 gennaio 2012
Pagina: 1
Autore: Bruce Bawer
Titolo: «L’Occidente è destinato a fallire ?»

L’Occidente è destinato a fallire ?
di Bruce Bawer
(Traduzione di Anna Della Vida) 


Bruce Bawer                                             Winston Churchill

All’inizio del nuovo anno, è difficile non chiederci dove l’Occidente stia andando. Come sarà il nostro futuro ? L'avranno  l’America, la libertà, la civiltà occidentale ? 

Fu all’inizio degli anni’80 che iniziai la mia professione di scrittore pubblicando un editoriale sul Los Angeles Times. Mi stavo laureando in inglese e insegnavo in un corso di composizione alle superiori. Fui sorpreso nel constatare che, nel cercare argomenti di sottoporre ai miei studenti, in genere di cultura generale, che la maggioranza fra loro non sapevano nemmeno di che cosa parlassi. Non sapevano nulla di storia, di politica, geografia, arte o letteratura la loro conoscenza era su tutto estremamente superficiale. 

Certo, alcuni di loro erano bene informati sui vari tipi di attività sportiva, sui vari cantanti o gruppi musicali rock, sui programmi alla Tv,  e se c’erano fra loro differenze significative, era difficile distinguerle l’uno dall’altro , eppure studiavano in un college considerato di buon livello. Fu su quella esperienza che scrissi quel primo articolo. 

Trent’anni dopo, a conti fatti, la situazione è persino peggiore di quel che era allora, non solo in America, ma nel mondo intero. E il problema non sta nel fatto che non sappiano chi ha scritto Guerra e Pace. E’ che non hanno quelle conoscenze di base che fanno la differenza per il nostro futuro tra guerra e pace, povertà e ricchezza, schiavitù e libertà. 

Nel 2007, uno studio realizzato da un gruppo chiamato “ Informazione sul Comunismo”  sui giovani svedesi, rilevò che il 90% degli svedesi in età tra i 15 e i 20 anni, non sapeva quale era la capitale più vicina a Stoccolma, e la maggior parte non sapeva quali erano i paesi che confinavano con la Svezia. 

In aggiunta, molti non avevano alcuna idea su che cosa fosse il comunismo. Il 90% non conosceva il significato della parola “Gulag”, mentre il 40% credeva che il comunismo avesse portato benessere nei paesi dove governava. 

“ Erano privi della capacità di capire parole come dittatura e democrazia, e questo è grave”, disse Camilla Andersson, di Informazione sul Comunismo. Il Ministro svedese dell’Educazione, Jan Bjorklund, intervistato sul risultato dell’indagine, si rammaricò che “ l’insegnamento della storia in Svezia fosse così carente”. Ma il problema, come scrissi allora, non era ‘limitato’ all’insegnamento della storia, ma includeva l’insegnamento tout court. I giovani, non solo in Svezia ma in tutto il mondo occidentale, si nutrono di bugie che imbelliscono il comunismo, ignobili menzogne sull’America, il capitalismo e la civiltà occidentale in generale. 

Una ricerca simile, realizzata in Norvegia nel 2008 dal think tank “Civita”, rivelò che “due su tre giovani norvegesi tra i 14 e i 20 anni, non avevano mai sentito nominare Pol Pot e Gulag”, mentre il 34,5% riteneva che il comunismo “ aveva contribuito alla crescita del benessere in alcuni paesi del mondo “. 

Nei giorni scorsi il Daily mail ha pubblicato un articolo nel quale Dominic Sandbrook citava una indagine condotta in Inghilterra una decina di anni fa, nella quale veniva chiesto quali erano i nomi più importanti della storia inglese. La principessa Diana veniva la terzo posto, John Lennon settimo. “Statistiche recenti – notava Sandbrook – ci dicono che nove adulti si dieci in Gran Bretagna conoscono i nomi di tutti i figli di David Beckman, mentre  uno su tre crede che Churchill sia un personaggio di fantasia mentre uno su quattro crede che il Vallo di Adriano sia stato costruito per difenderci dai francesi “. 

Sì, è vero, un inglese su tre crede che Winston Churchill sia un personaggio di fantasia ! 

“ Anche se non per colpa loro “, ha scritto Sandbrook, “ migliaia di nostri bambini escono dalla scuola ogni anno ignorando ciò che i loro genitori  e nonni un tempo davano per scontato: la conoscenza  spirituale e che avevano imparato a memoria su ciò che sapevano essere la nostra storia nazionale “. 

Ovviamente questo vale anche per i giovani americani. In generale non sanno gran che sulla storia nazionale americana, e quel che ‘sanno’ , e che deve metterci in allarme,  è la propaganda anti-americana che è contenuta nelle pagine di libri quali “ Storia del popolo degli Stati Uniti”, di Howard Zinn, pieno di veleno e purtroppo molto diffuso. Invece di studiare i fatti storici, per capire perché l’America divenne – come disse Madeleine Albright – “ la nazione indispensabilie”, troppi vengono indottrinati con corsi sull’identità e il multiculturalismo, con una ideologia che gli insegna a non apprezzarne l’eredità di libertà, ma, per bene che vada, a guardarsene, se non a disprezzarla, rifiutarla, negarla. 

Se la conoscenza è potere, l’ignoranza è debolezza. Se il mondo occidentale è guidato da gente che ritiene Winston Churchill un personaggio di fantasia o che sanno appena chi era e cosa ha fatto – e quanto le loro vite sarebbero state diverse se lui non fosse mai esistito – ebbene, è questo l’ incubo. 

L’Occidente è, dopo tutto, impegnato in una guerra su molti fronti con una civiltà (per usare un termine generico) che possiede una lunga, lunga memoria. Non è esagerato dire che questa battaglia deciderà il futuro della libertà.  E che la spiacevole verità è che la libertà avrà ben poche probabilità di sopravvivere  se coloro che si ritiene debbano combattere per difenderla sono così ignoranti della nostra storia, non essendo nemmeno in grado di apprezzare come dovrebbero quanto la libertà sia una eredità conquistata con difficoltà e quindi preziosa da conservare.

Bruce Bawer è “Fellow Journalist” al Freedom Center e a “Informazione Corretta”. E’ autore di “Mentre l’Europa dormiva” e “Surrender” (non tradotti in italiano). Il suo nuovo libro “The New Quislings”, sullo sfruttamento operato dalla sinistra in Norvegia del massacro del 22 luglio, uscirà nel prossimo dicembre presso l’editore Harper Collins sotto forma di e-book


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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