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Informazione Corretta Rassegna Stampa
31.12.2011 La speranza e’ una virtu’ ebraica
Commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 31 dicembre 2011
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «La speranza e’ una virtu’ ebraica»

La speranza e’ una virtu’ ebraica
Commento di Piera Prister


    Piera Prister

 Arthur James Balfour, primo ministro e ministro degli Esteri nel 1917, anno della "Dichiarazione Balfour", scrisse che il governo di sua Maesta’ Britannica era a favore della fondazione di uno stato ebraico in Palestina, intesa come patria nazionale degli ebrei, “Majesty’s Government views with favour the establishment in Palestine of national home for the Jewish people…”
Lo stesso Balfour nella sua strenua difesa del Sionismo ha avuto parole infuocate di ammirazione verso il popolo ebraico e verso gli ebrei in tutte le sue arringhe nella Camera dei Lords, anche prima della Dichiarazione:
 “The Jews have never been crushed, neither unequal laws nor illegal oppression, have ever broken their spirit or shattered their unconquerable hopes. Neither cruelty nor contempt…”
Nessuna persecuzione crudele ed abietta ha mai piegato il loro spirito indomito, nessuna sentenza ingiusta, nessuna arbitraria oppressione ha mai mandato in frantumi la loro inoppugnabile speranza. Gli ebrei consapevoli d’essere dalla parte della giustizia, hanno superato persino i marasmi insormontabili del disprezzo e della diffamazione non solo d’essere deicidi ma anche d’essere prestatori di denaro o usurai -un espediente degli antisemiti per insozzare la loro immagine e la loro reputazione- alimentata dalla figura ignobile di Shylock, nel Mercante di Venezia di Shakespeare e in altre letterature.
Gli stessi espedienti diffamatori usati ovunque anche in Italia, dove ce ne sono a iosa e che non sono ancora stati rimossi. Come per esempio in Friuli Venezia Giulia, a Palmanova, la citta’ veneziana che si estende intorno ad una Piazza Grande centrale fino alle mura che la circonda, formando una fortezza a immagine di una stella, visibile nitidamente se la si sorvola dall’alto.
Proprio li’ nella Piazza Grande sul muro a latere del palazzo della Cassa di Risparmio con l'attiguo Monte di Pieta’, c’e’ incisa in alto una lapide, bella in vista con data risalente a secoli addietro, in cui si ricorda al turista che per caso siede ad un tavolino del bar della piazza o al passante, che quel Monte di Pieta’, fu istituito per contrastare l’attivita’ di usura cui erano dediti gli ebrei.
Cosi’ anche le banche hanno impunemente riversato il loro vizio abietto di avidita’ ed d’avarizia sugli ebrei, come per stornare quello stesso vizio da se’. Ma da da quale pulpito viene la predica se le stesse banche da sempre prosperano sulla miseria umana, se anche oggi qui negli Stati Uniti, la crisi economica e’ stata provocata soprattutto dai prestiti concessi senza discernimento dalle banche che hanno messo in ginocchio il paese.
Quelle stesse banche -ora salvate dallo stato con i soldi dei contribuenti- che sono capaci di prestare denaro ad altissimi tassi d’interesse a lavoratori che hanno appena perso il lavoro a causa della crisi, per cui c’e’ gente disperata che presa alla gola si suicida.
Chi sono allora gli usurai? Millenni di storia passata sono stati costellati dalla furia dell’antisemitismo in forme piu’ o meno rabide, fino a raggiungere il suo apogeo con la Shoah.
Con la rifondazione dello stato d’Israele che ci infonde vigore; con le riconquistate liberta’civili, sociali e religiose che ci hanno fatto uscire dalla segregazione dei ghetti; e con la rivoluzione operata da Internet, ora possiamo combattere l’antisemitismo dai nostri siti on line come uomini liberi.
L’opera e’ impari ed immane ma e’ dovere di tutti, ebrei e non ebrei, e dei sionisti divulgare quanto di nobile c’e’ nel giudaismo e nel sionismo che ci riempe di orgoglio e di speranza, come e’ scritto nell’inno nazionale israeliano, Hatikvah.
“La speranza antica di due millenni non andra’ perduta finche’ perdurera’ nel profondo dell’anima il desiderio ardente d’essere un popolo libero nella terra di Sion”.

 
Non piu’ a spalle curve, non piu’ umiliazioni ed orrori, ma intelligenza, forza e passione da opporre, come uomini e donne senza paura che guardano in alto a testa alta, perche’ i forti e i giusti siamo noi; e che la legge sia giustamente dalla nostra parte perche’ la legge nella sua maesta’, anche nel gioco delle parti della difesa e dell’accusa, e’ prerogativa dei soli gentiluomini.
Gli altri, i bari, stiano a distanza.
L’antisemitismo esiste e potrebbe riesplodere di nuovo, ancora piu’ feroce. Corre su Internet, alla radio, alla TV, e’ sulla stampa, nella letteratura, in politica, a scuola, nelle aule accademiche, nell’establishment e attecchisce insidioso nelle menti migliori.
Stando alle ultime notizie fornite dai lettori di Informazione Corretta, e’ presente a Madrid in Spagna ove gli ebrei pregano in luoghi underground… anche l’arcivescovo di Westminster nella sua omelia natalizia ha appena detto dal pulpito falsita’ apertamente antisemite.
L’antisemitismo e’ stato creato dai propagandisti in tonaca o in abiti civili; dai pedagogisti in scuole dove insegnare ai bambini l’odio verso l’ebreo deicida ed usuraio; l’antisemitismo e’ anche presente nelle forze armate con la costante subdola insinuazione della mancanza di patriottismo tra gli ebrei.
Quando invece si legge -in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia- nel libro “Viva l’Italia” di Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, edito da Mondadori, sul tema dell’eroismo dei volontari triestini caduti sul Carso durante la Prima Guerra Mondiale, che tra di loro c’erano ebrei che un istante prima di morire, lasciarono scritte nei loro diari, nobili parole di patriottismo come “W l’Italia!” e “W Trieste!”...
Per dire che anche gli ebrei contribuirono all’Unita’ d’Italia, un Italia matrigna che poi nel 1938 invece li ripago’ con le Leggi Razziali.
Quella dell’antisemitismo e’ un realta’ tangibile con cui dobbiamo sempre fare i conti ma si puo’ contrastarlo.
Intanto esiste lo stato d’Israele con un suo territorio, un popolo, un ordinamento giuridico, un esercito che ci infonde coraggio e speranza.
E sta anche a noi combattere l’antisemitismo, perche’ e’ un’infamia.


Churchill disse che gli Ebrei erano in Palestina, perche’ era un loro diritto senza l’approvazione di nessuna autorita’:
“as of right and not in sufferance”. E aggiunse che gli ebrei sono: “The most remarkable race which ever appeared in the world”. E’ il popolo piu’ notevole che sia mai apparso sulla terra.
N.B. Ricordo che “Sufferance” significa “Approval by someone in authority for the doing of something”.

 Piera Prister Bracaglia Morante


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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