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Coop, il supermercato dell'odio 29/12/2011

Quando la smetteranno i sinistri di scrivere e dire nefande menzogne riguardo Israele e la Palestina? Anche le coop rosse ci mancavano in questo guazzabuglio di falsità. Vergogna!
Che vadano a vedere come stanno veramente le cose e si ricrederanno, se sono onesti. Sono come gli operai comunisti degli anni Cinquanta e Sessanta che sognavano il paradiso rosso dell'URSS e quando i loro "padroni" li mandavano là in gita premio ritornavano con un muso lungo per la grande delusione.
Quell'Ortolano meriterebbe di fare l'ortolano (con tutto il rispetto per questa nobile categoria di lavoratori, quando non ci avvelena) per il resto dei suoi giorni anziché scrivere corbellerie!

madelma

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copia di lettera inviata alle Coop:

In riferimento a quanto ho appena appreso e relativo all'articolo pubblicato sul giornale dei consumatori Ipercoop del novembre 2011:
CONSUMATORI, il mensile dei soci Coop, di novembre, a pag. 34, pubblica l'articolo di Giuseppe Ortolano dal titolo " In Palestina sulle tracce di Gesù"

la presente per anticiparvi che, appena mi sarà possibile adire oggettivamente e personalmente il vostro ufficio sito nell'Ipercoop di v.le Umbria a Milano - centro vendite del quale sono socio da tempo -, in mancanza di una EFFICACE "rettifica" da parte dell'Ortolano sul prossimo numero dello stesso giornale, con lo stesso rilievo utilizzato nell'esporle, sarà mia premura restituire la tessera di socio all'Ipercoop stessa a fronte delle "sconcezze" da costui "vomitate" in chiave antiisraeliana nell'articolo citato! Vogliate fin d'ora prenderne buona nota.

 Voglio ricordarvi - ma non ce n'è bisogno, lo sapete benissimo!!!... - che già in passato l'Ipercoop si è resa responsabile di "atteggiamenti" antiisraeliani che feci personalmente notare all'epoca al citato ufficio e relativi a vostra mancata offerta (o eliminazione "improvvisa", leggi: BOICOTTAGGIO!) di prodotti Made in Israel!
La risposta dell'addetta allora interpellata fu imbarazzata e risibile... Piaccia o no ai vostri "lungimiranti" dirigenti, e dell'azienda e del giornalino in oggetto, lo STATO d'ISRAELE è una realtà INCANCELLABILE; credo quindi che - magari obtorto collo - debbano proprio rassegnarsi a "sopportarne" l'ESISTENZA!

E concludo con una sola considerazione: MA NON VI VERGOGNATE???...
Altro che "la Coop sei tu..."!!!
Ora per allora...

lettera firmata- Milano


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