Su Giorgio Bocca si sono spesi fiumi di parole. Da giornalista esprimo la mia opinione. Ho comprensione per i familiari, per il loro dolore, ma non posso non denunciare l'ipocrisia qualsi generale (Giampaolo Pansa fa eccezione) nell'esaltare quello che io ritengo un mediocre giornalista e un grande voltagabbana. Nessuno, dico nessuno fra quelli che lo hanno osannato in questi giorni (Ezio Mauro in testa) ha quanto meno accennato al suo passato fascista, alla sua esaltazione per la giusta guerra mussoliniana, al suo antisemitismo. Dire mezze verità significa mistificare la verità. Bocca è stato un ondivago in tutta la sua vita. Non c'è coerenza nel suo pensiero, non c'è continuità logica nelle sue opinioni. Ha sparato a zero su tutto e su tutti (quasi) anche rasentando l'offesa e cadendo nella volgarità. Insomma, un rozzo paludato da colto. Forse, è per questo che la sinistra lo piange come uno di loro... Pace all'anima sua, ma non era certo un Barzini, un Guerriero, un Gorresio, un Montanelli. Insomma, non è un padre del grande e serio giornalismo italiano. Io non sento la mancanza dei suoi pistolotti.
Massimo Del Maschio
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La Morte di una persona fa sempre umanamente dospiacere, ma l'ipocrisia della stampa e dei media italiani, non ha, di certo, limite. Si ricorda il Bocca giornalista crudo e sostenitore del giustizialismo prevalentemente anti..... Ma pochi ricordano il Bocca fascista ed aderente alla politica antiebraica fascista.....Vergogna!......
franco.marta42