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Commenti su Giorgio Bocca 28/12/2011

aggiungo che ha VOLUTO firmare il Manifesto della razza che, non essendo uno scienziato, si poteva proprio risparmiare

gluccardi
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Non sono mai stata una lettrice dei pezzi di Giorgio Bocca: non piango la sua morte, ma non voglio al contempo schierarmi contro le sue posizioni, ora che la terra ricopre il suo corpo. Penso, però, a quando, in gioventù, prima di divenire un partigiano nelle brigate di Giustizia e Libertà, era fortemente antisemita, manifestando le sue idee insiemi ad altri studenti che come lui militavano nel GuF; penso inoltre al suo atteggiamento antiisraeliano che ha contraddistinto spesso i suoi articoli.
Che sia stata cinica coerenza la sua? Non so, ripeto non voglio nè posso giudicare nessuno. Penso invece a un giovane fascista, che si rese responsabile, insieme ad altri, del Manifesto della Razza (1938) e quando, divenuto post- fascista e missino, andò, era il 1967, o poco dopo, in Israele e chiese scusa, prima che come politico, come uomo, si chiamava Giorgio Almirante. Incoerenza la sua?
Una volta un mio professore di Storia, all'Università, mi fece notare che solo gli stupidi non cambiano mai idea. Cordialmente,
Lara Zinci
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Cara Informazione Corretta,

seguo da sempre con interesse e costanza il vostro sito, e sono sostanzialmente sempre d'accordo con voi. Svolgete un ruolo importante di pluralismo. Ma qui si conclude il cappello.
Sono sinceramente colpito e anche, sì, schifato, dalla vostra "copertura" della morte di Giorgio Bocca. Pensavo che ci teneste ad essere letti ed apprezzati anche dalla sinistra che ama Israele. Non pensavo invece di dover leggere la succursale del Giornale, se non ancora più sprezzante e superficiale.
Che bassezza, il prendere (come se finora non fosse già stato fatto, e a sproposito) il Bocca preresistenziale, come se il fascismo non fosse stata una dittatura capace di conculcare nella mente anche dei migliori ciò che voleva. Che bassezza, il dire che, in quanto ad antisemitismo, non c'è stata nessuna rottura, ma solo una trasposizione dell'odio antisemita verso Israele. Giorgio Bocca non odiava Israele. E non era antisemita. Che brutta impressione, questa indifferenza verso la Resistenza partigiana. Smetterò di leggervi. Non leggo chi giustifica il razzismo di Avigdor Lieberman e offende la memoria del più grande giornalista italiano.

Con dispiacere, Gabriel Leone C.

Ci dispiace perderla come lettore, ma le facciamo notare che si può essere di sinistra (come di destra o di centro) senza per questo perdere la capacità di distinguere. Non siamo d'accordo con il suo tentativo di assolvere Bocca scaricandone la responsabilità. Ben diverso fu il comportyamento di Norberto Bobbio qualdo venne alla luce una sua lettera a Mussolini nella quale rivendicava per sè la cattedra tolta al "giudeo Treves". Non cercò scuse, anche se spiegò quel suo atto con le stesse motivazioni che lei adduce a difesa di Bocca. Bobbio, in un pezzo sulla 'Stampa', scrisse che sotto dittatura si commettono azioni delle quali uno non può che vergognarsi. Tenne nascosta quella lettera, ma quando venne scoperta, chiese scusa e ammise l'accaduto. Bocca mai. Gli articoli che scriveva sul giornale degli universitari fascisti non sono solo fanaticamente fascisti, ma fanaticamente antisemiti e filo-nazisti. Divenne partigiano quando il fascismo era ormai alla fine, almeno per chi conosceva come si stava mettendo la guerra. Ha fatto la scelta partigiana,  non sta a noi giudicare con quale convincimento, ma ha sempre nascosto quel Bocca di prima.
Così è andata, il fatto che lo scriva Vittorio Feltri, che a lei può stare antipatico, non cambia la realtà.
IC non si schiera con nessun partito e non tifa per nessun giornale. Ci limitiamo a scrivere ciò che pensiamo, senza guardare in faccia a nessuno. Se ci legge avrà notato che critichiamo i media a ciò che scrivono, non per la loro collocazione politica. Se le critiche vanno per la maggior parte alla sinistra è perchè la sinistra è quasi sempre schierata contro Israele. Lei scrive che Bocca non era antisemita e non odiava Israele. E' falso, perchè non va rileggersi ciò che ha scritto quando era fascista prima e gli articoli, in modo particolare quelli sul 'Giorno', su Israele ? Aveva smesso, dopo la guerra, di odiare gli ebrei, ma questa non è una novità, tutti coloro che oggi, in un modo o nell'altro odiano Israele, sono in genere molto rispettosi verso gli ebrei, soprattutto se sono morti. Sono quelli vivi, in special modo se israeliani, a dare fastidio.
Ci dispiace di averla più fra i nostri lettori, ma lei legge la realtà italiana per come vorrebbe che fosse, non per quello che è.
Ricambiamo gli auguri,
IC redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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