martedi` 26 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.12.2011 Le chiese protestanti e ortodosse contro Israele
Manfred Gerstenfeld intervista Dexter Van Zile

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 dicembre 2011
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Le chiese protestanti e ortodosse contro Israele»

Le chiese protestanti e ortodosse contro Israele
Manfred Gerstenfeld intervista Dexter Van Zile
(traduzione di Angelo Pezzana) 


Dexter Van Zile                Manfred Gerstenfeld

Il Consiglio Mondiale delle Chiese (World Council of Churches, d’ora in poi WCC, NdT), fondato nel 1948, che rappresenta 349 chiese protestanti e ortodosse, è sempre stato fortemente ostile a Israele, in modo particolare durante i conflitti. WCC è solito demonizzare Israele, usare un doppio-standard nel valutare le sue azioni, il cui risultato spesso delegittimano lo Stato ebraico. Costantemente, poi, nega che gli avversari di Israele abbiano intenzione di negare al popolo ebraico il diritto a un loro Stato. 

“ L’uso da parte del WCC del doppio-standard contro Israele è frequente. Quando condanna Israele, usa un linguaggio molto forte per descrivere le azioni ‘terribili’ commesse dallo Stato ebraico. Quando qualcuno dei suoi vicini ne commette di molto peggiori, il WCC cambia registro, tanto da rendere incomprensibili le proprie valutazioni. “ 

Dexter Van Zile è l’esperto di affari cristiani per CAMERA (Committee for Accuracy in Middle East Reporting in America). Suoi articoli sono pubblicati su molti giornali ebrei americani, come sul Jerusalem Post, Ecumenical Trends e su Boston Globe. 

Van Zile cita, fra i molti esempi, alcuni che ben rappresentano l’ostilità contro Israele del WCC: “ La posizione del WCC di fronte agli eventi libanesi degli anni ’70 e ’80 sono indicativi. Il WCC ha ignorato le responsabilità dell’OLP , mentre ha emesso condanne risolute contro Israele, mentre le condanne  sui massacri in Libano in quegli anni erano molto superficiali, evitando di fornire informazioni dettagliate sull’identità delle vittime e le motivazioni di chi quei crimini ha commesso. Ma quando Israele ha invaso il Libano nel 1982, il WCC ha condannato con forza Israele, muovendogli accuse platealmente inventate. 

“ Nel 2005, il comitato centrale del WCC ha dato il suo appoggio alla campagna di disinvestimento contro Israele messa in atto dalla maggior parte delle chiese protestanti americane. Dopo che l’assemblea generale delle chiese presbiteriane americane approvò una risoluzione nella quale era scritto che >l’occupazione< israeliana “ era la radice della violenza contro gli innocenti da entrambe le parti del conflitto", come se la propaganda antisemita della società palestinese non avesse nulla a che vedere con il conflitto, il comitato centrale del WCC emise un comunicato di totale appoggio. “Questa risoluzione è lodevole nel metodo e nello stile, il suo contenuto si richiama alla fede, e chiama i fedeli a comportarsi in favore della pace”. 

“ Nel giugno  2010, Olav Fykse Tveit, segretario generale del WCC, pubblicò un documento nel quale condannava lo scontro che avvenne tra i marinai israeliani e i passeggeri a bordo della Mavi Marmara, una delle navi del movimento ‘Free Gaza’, che avevano cercato di far entrare nella Striscia di Gaza degli islamisti turchi, usando la flotilla dei pacifisti occidentali quale copertura. 

“ Tveit mentì nel ricostruire quanto avvenne, scrivendo ‘ Noi condanniamo l’assalto e l’uccisione di innocenti che cercavano di portare aiuti umanitari alla gente di Gaza, dal 2007 sotto il blocco israeliano’. Tveit poi denunciò ‘la flagrante violazione delle leggi internazionali da parte di Israele nell’assalire e attaccare una spedizione umanitaria in acque internazionali’, una menzogna, dato che le leggi internazionali consentono a Israele di agire come ha fatto. 

“ Il WCC ha persino creato due istituzioni, il ‘Ecumenical Accompaniment Programme in Palestine and Israel (EAPPI)’ e il  Palesatine Israel Ecumenical Forum (PIEF)’, con il singolare obiettivo di far cessare "l’occupazione " israeliana del West Bank e di Gaza. Nulla di simile è avvenuto in altri paesi. 

“ Il comportamenteo del WCC sulla persecuzione dei copti nello Stato in cui vivono, l’Egitto, è totalmente differente. I copti sono stati oggetto di violenze di massa e le loro chiese sono state più volte bruciate, sono demonizzati nei programmi televisivi e su internet con l’accusa di rapire donne musulmane per convertirle al cristianesimo, mentre la realtà è l’opposto, sono le donne e le ragazze copte ad essere rapite e violentate, per costringerle a convertirsi all’islam. 

“ il WCC ha manifestato preoccupazione per la situazione nella quale si trovano i copti in Egitto. Ciò che però manca, è l’assenza di una qualsiasi condanna del Consiglio Supremo delle Forze Armate, per non aver protetto i cristiani copti. Né hanno detto nulla in maniera chiara su quanto sta avvenendo. Né l’ hanno fatto il National Council of Churches in Usa, né alcuna delle più importnati chiese protestanti americane, che abitualmente hanno attaccato con toni ostili Israele negli ultimi anni. 

“La conclusione non può che essere una: l’ossessione del WCC nei confronti di Israele, ritenuto l’origine di tutti i mali in Medio Oriente, ha reso impossibile qualunque azione alle organizzazioni che volessero protestare contro la repressione religiosa messa in atto dagli estremisti islamici nei paesi a maggioranza musulmana, in Medio Oriente e altrove nel mondo. Ne consegue che questi musulmani sono liberi per impegnarsi in una lenta ma incessante campagna per eliminare la cristianità dal Medio Oriente, senza che nessuna sfida reale parta del Consiglio Mondiale delle Chiese”.

Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. 

Il suo libro “Behind the Humanitarian Mask: The Nordic Countries, Israel and the Jews,” può essere scaricato gratuitamente da: http://www.jcpa.org/JCPA/Templates/showpage.asp?DBID=1&LNGID=1&TMID=84&FID=726&PID=0


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT