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La cacciata dei cristiani dai territori palestinesi
“ I territori contesi in Giudea e Samaria e nella Striscia di Gaza sono stati amministrati dall’Autorità Palestinese e, negli ultimi anni, parzialmente, da Hamas. Sotto questi regimi, la popolazione cristiana è stata vittima di violazioni dei diritti umani, tra i quali intimidazioni, aggressioni, furto di proprietà, attacchi armati contro chiese e altre istituzioni cristiane, disoccupazione, boicottaggio economico, torture, rapimenti, matrimoni forzati, violenze sessuali e ricatti". “ I musulmani che si sono convertiti al cristianesimo sono i più esposti al pericolo, lasciati senza alcuna difesa di fronte alla crudeltà dei fondamentalisti musulmani. I dirigenti dell’Autorità palestinese e Hamas sono i diretti responsabili di molte di queste violenze. Gli arabi cristiani sono le vittime del regime semi-anarchico che li caratterizza". Justus Reid Weiner è un avvocato che si occupa di diritti umani a livello internazionale ed è membro della Associazione Avvocati di New York e Israele. Suoi contributi sono pubblicati sulle riviste legali più importanti. Tiene abitualmente conferenze anche in Israele, dove insegna diritto internazionale all’Università ebraica di Gerusalemme. Weiner ritiene che i crimini commessi contro gli arabi cristiani abbiano origine sin dalla nascita dell’islam. “ Israele è l’unica eccezione nel Medio Oriente dove la popolazione cristiana sin dal 1948 ha continuato a crescere, più del 400%. Inclusi anche cristiani non arabi, come i russi, che sono arrivati perché erano parte di famiglie miste ebraico-cristiane. “ In quanto Dhimmi, i cristiani che vivono nei territori controllati dai palestinesi subiscono restrizioni legali, politiche , culturali e religiose. Gruppi musulmani come Hamas e Jihad islamica hanno costruito una società basata sull’odio che già era un fondamento della società islamica da sempre. In più, l’Autorità palestinese ha adottato la legge islamica nella propria costituzione. “ In simili condizioni, gli arabi cristiani sono diventati vittime di pregiudizi e atti criminali. Decine di migliaia di cristiani palestinesi hanno abbandonato le loro case per emigrare, non importa verso quale paese, l’importante era ottenere un visto di ingresso. “ I dati demografici sono cambiati drasticamente. A Betlemme, la popolazione cristiana era l’80% nel 1950, Oggi è scesa al 15% ! Numeri che vengono tenuti accuratamente nascosti dall’Autorità palestinese. Nell’eventualità diventassero di dominio pubblico, sarebbero obbligati a spiegare il motivo di questo declino“. Weiner spiega poi come sia stata la politica di Yasser Arafat a determinare questo calo demografico. “ Dopo che ottenne il controllo su Betlemme, vennero ridefiniti i confini municipali della città. Lo stesso Arafat ruppe con la tradizione affidando la carica di governatore a un musulmano. Il municipio di Betlemme, che secondo la legge deve avere una maggioranza cristiana, è caduto nella mani dei musulmani. Otto seggi su quindici del consiglio comunale sono ancora riservati ai cristiani , ma è Hamas che controlla il comune grazia alla alleanza con alcuni cristiani. Arafat coronò i suoi sforzi quando trasformò il monastero greco ortodosso accanto alla Chiesa della Natività nella sua residenza ufficiale a Betlemme. (2) “ I problemi dei cristiani sono gli stessi in tutto il Medio Oriente. Nella società palestinese, gli arabi cristiani non hanno né voce né protezione. Non stupisce che cerchino di andarsene. A causa dell’emigrazione, che continua ormai da due o tre generazioni, il 70% dei cristiani che vivevano nel West bank o a Gaza, oggi vivono all’estero. Decine di migliaia a Sidney, Berlino, Santiago, Detroit e Toronto. L’emigrazione dei cristiani arabi è moltiplicata nell’ultimo decennio e non accenna a diminuire. “ Si calcola che a Gaza vivano solo 1.500/3.000 cristiani su una popolazione di un milione e duecentomila musulmani. Forse meno di cinquantamila ne rimangono in tutto a Gerusalemme est, nel West Bank e a Gaza “. Weiner conclude “ I crimini contro gli arabi cristiani nei territori contesi sono commessi da musulmani. Eppure molti leader cristiani palestinesi accusano Israele per questi crimini al posto ci chi li ha commessi. Patriarchi e arcivescovi di estrazione araba, per interessi personali o a causa di intimidazioni, nascondendo la verità mettono in pericolo la loro gente. Il loro comportamento è stato accettato da molti leader cristiani nel mondo occidentale. Altri, che invece conoscono i responsabili di questi crimini, hanno scelto di tacere “. 1) Paul Marshall and Lela Gilbert, Their Blood Cries Out (Nashville, TN: Thomas Nelson, 2007); Nina Shea, In the Lion's Den: A Shocking Account of Persecuted and Martyrdom of Christians Today and How We Should Respond (Nashville, TN: Broadman & Holman, 2007). 2 )Aaron Klein, "Media's Two-Faced Christmas Coverage: Muslims Driving Christians out of Bethlehem, but Media Outlets Choose to Blame Israel," Ynetnews, 24 December 2007, www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3486144,00.html. Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. Il suo libro “Behind the Humanitarian Mask: The Nordic Countries, Israel and the Jews,” può essere scaricato gratuitamente da: http://www.jcpa.org/JCPA/Templates/showpage.asp?DBID=1&LNGID=1&TMID=84&FID=726&PID=0 |
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