lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
20.12.2011 Corti islamiche in Europa. Eurabia avanza
analisi di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 20 dicembre 2011
Pagina: 2
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Da Londra a Bruxelles, la civilissima Europa pullula di corti islamiche»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 20/12/2011, a pag. 2, l'articolo di Giulio Meotti dal titolo "Da Londra a Bruxelles, la civilissima Europa pullula di corti islamiche".


Giulio Meotti                   Europa islamica nel 2015

Roma. In Gran Bretagna hanno superato quota cento i tribunali islamici organizzati in base alla sharia. Alla Camera dei Lord è stato appena introdotto un disegno di legge, fortemente promosso dall’ex arcivescovo anglicano Michael Nazir Ali, che cercherà di regolare l’anarchia delle corti musulmane. Ma il fenomeno si sta ormai allargando a macchia d’olio in tutta Europa. Due corti islamiche sono state appena inaugurate a Bruxelles e Anversa, il cuore dell’Unione europea. Potranno sanzionare la poligamia, il diritto di “redarguire” le mogli, il divorzio veloce e prevenire i matrimoni misti. Il sobborgo di Tingbjerg, a Copenaghen, è stato dichiarato dal gruppo Kaldet al Islam (“Chiamata dell’islam”) prima “zona sotto il controllo della sharia”. In Norvegia il presidente dei tribunali civili, Tor Langbach, ha appena detto che “il sistema beneficerà dall’introduzione della sharia”. Ad Amsterdam è attiva la corte della sharia al centro De Balie. In Francia non è stato ancora fatto un censimento. In Germania il settimanale Spiegel ha pubblicato un’inchiesta dal titolo: “Il ruolo della legge islamica nelle corti tedesche”. Elementi del diritto islamico prodotti in Arabia Saudita nel VII secolo sono ormai parte del rigido sistema tedesco. La Bild ha messo in copertina la statua della dea Iustitia con la testa coperta dal velo islamico e il Corano su uno dei due piatti della bilancia. Si tratta di un “lento processo di capitolazione di fronte all’inevitabile”, ha scritto il giornalista liberale Henryk Broder. Ovunque nel Vecchio continente sono in vigore sistemi di giustizia paralleli alla stato. In Inghilterra l’evoluzione di questo sistema giudiziario “alieno” è stata possibile grazie a un codicillo del British Arbitration Act. Così, nel glorioso sistema di Common Law britannico, nuovi tribunali emettono sentenze basate sul rifiuto del principio di inviolabilità dei diritti umani, dei valori di libertà e di uguaglianza che sono alla base delle democrazie europee. I principali tribunali islamici sorgono a Londra, Birmingham, Bradford, Manchester e Nuneaton. Altre importanti sedi verranno aperte a Leeds, Luton, Blackburn, Stoke e Glasgow. Il primo tribunale islamico venne istituito nel 1982 a Londra con il nome di “Consiglio della sharia islamica”. Il segretario generale è Suhaib Hasan, membro del Consiglio europeo per le ricerche e la fatwa, l’organismo presieduto da Youssef al Qaradawi, leader spirituale dei Fratelli musulmani. Queste corti formalizzano soprattutto il “talaq”, il ripudio della moglie da parte del marito. Anche i due principali esponenti dell’establishment religioso e legale britannico hanno “benedetto” le corti. Si tratta di Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury e capo della chiesa anglicana, e il presidente della Corte suprema, Lord Phillips. La baronessa Sayeeda Warsi, esponente conservatrice di fede islamica, ha avvertito: sotto i nostri occhi è in corso un “apartheid legale”.

Per inviare la propria opinione al Foglio, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT