"Arafat terrorista assassino": ricordo, come immagine televisiva, una scritta su qualche muro di Roma (presso il portico di Ottavia?) nell'ottobre 1982. E' passato un secolo, eppure allora io già mi sentivo solidale con quella scritta, e in dissidio latente ma sempre più in crescita (carsica) rispetto alle contemporanne frequentazioni. Ma se qualcosa di buono c'era in quelle (per esempio, la rivolta contro i capi gruppettari) occor dire che in seguito è sparito, mentre il ciarpame antimperialista è rimasto. Stalinisti, anarchici, trockisti, leninisti, insurrezionali, pacifinti: tutti pronti a sdoganare tutto l'antisemitismo da loro sdoganabile.
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