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Il Foglio Rassegna Stampa
15.12.2011 L'odio contro Israele a Marsiglia, con un complice che non doveva esserci
La cronaca di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 15 dicembre 2011
Pagina: 2
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «L'isteria antisemita che vieta a Sakal il festival letterario di Marsiglia»

Sul FOGLIO di oggi, 15/12/2011, a pag.2, con il titolo "L'isteria antisemita che vieta a Sakal il festival letterario di Marsiglia", Giulio Meotti commenta l'incredibile vicenda di odio contro Israele che vede, nella veste di complice, anche il presidente della manifestazione letteraria, Pierre Assouline, che appartiene a quella categoria di persone che fanno affidamento sul fatto di essere mangiati per ultimi dal coccodrillo antisemita.
Si veda anche la Cartolina con il commento di Ugo Volli, cliccando sul link:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=42525
Ecco l'articolo di Meotti:

Moshe Sakal

Roma. Di “isteria antisemita” ha parlato l’Union des patrons et professionnels Juifs de France. “Peggio persino che nel Terzo Reich”. A Marsiglia, nel sud della Francia, andava in scena la prestigiosa conferenza annuale sulla letteratura del Mediterraneo. Doveva prenderne parte anche lo scrittore israeliano Moshe Sakal, uno dei finalisti del premio Sapir e fra i più blasonati autori di sinistra nello stato ebraico (il suo romanzo più noto è “Yolanda”). Ma la protesta di scrittori arabi e palestinesi è finita con l’estromissione del collega ebreo. In particolare è stato decisivo l’attivismo del poeta palestinese Najwan Darwish, che ha accusato Sakal di averlo “cacciato di casa”, un riferimento alla prima guerra arabo-israeliana del 1948. Darwish ha detto che gli “ebrei dei paesi arabi odiano molto i palestinesi”. Sakal, infatti, ha origini siriane ed egiziane: la sua famiglia venne cacciata da quei paesi alla creazione dello stato ebraico. Il quotidiano francese Libération riporta l’opposizione al boicottaggio dello scrittore israeliano di letterati arabi presenti al convegno, come Tahar ben Jelloun. Il direttore della manifestazione, l’intellettuale ebreo francese Pierre Assouline, che è anche collaboratore di prestigio del Nouvel Observateur e di Lire, alla fine ha stabilito che la presenza di Sapir non era “cruciale”. Parlando con il giornale israeliano Haaretz, Assouline ha detto che nelle precedenti edizioni scrittori palestinesi e arabi avevano rifiutato di partecipare a causa della presenza degli israeliani. Quindi, meglio la censura preventiva.Il riferimento di Assouline è a un caso simile scoppiato un anno fa esatto sempre a Marsiglia, dove l’intolleranza intellettuale e accademica in quel caso si abbatté su Esther Orner, scrittrice israeliana sopravvissuta all’Olocausto. Un gruppo non meglio identificato di scrittori e accademici arabi (per lo più egiziani e palestinesi) chiese che venisse cancellata la partecipazione di Orner a un convegno dal titolo “Scrivere oggi nel bacino mediterraneo scambi e tensioni”, che era stato pianificato per il marzo 2011 presso l’università di Aix-en-Provence. Gli organizzatori di Aix suggerirono così all’israeliana di restare a casa. C’era stato appena un precedente, quando la Orner aveva dovuto rinunciare a una conferenza nel Lussemburgo a causa di un boicottaggio. “Tanto questo è un incontro soprattutto per arabi”, aveva detto il rettore, Jean-Paul Caverni. In un primo momento, l’ateneo aveva pensato di rinunciare a invitare soltanto la Orner per salvare l’evento, che sarebbe dovuto essere incentrato, avevano spiegato gli organizzatori, “soprattutto sulla letteratura araba”. La decisione iniziale ha però fatto scoppiare una durissima polemica in Israele, dopo che un sito ebraico ha rivelato tutta la vicenda in un articolo dal titolo: “Boicottaggio culturale di Israele a Aix-en-Provence”, scatenando violente reazioni contro la città francese, in cui Aix veniva addirittura paragonata a Vichy, la capitale della Francia collaborazionista durante la Seconda guerra mondiale.

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