Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 06/12/2011, a pag. 21, la breve dal titolo "La Siria blocca gli iPhone ma apre alla Lega araba".
Bashar al Assad continua a massacrare i cittadini siriani e impedisce loro qualunque contatto col resto del mondo bloccando internet e vietando l'importazione di iPhone. Però accetta la presenza degli osservatori della Lega Araba, come se questo dovesse comportare la fine della repressione. La Lega Araba è composta esclusivamente da dittature, ben esperte su come reprimere le proteste della gente. Con questa mossa, Bashar al Assad renderà 'legali' e accettabili i massacri. L'Occidente intanto continua a guardare? C'è da fidarsi degli osservatori della Lega Araba?
Ecco la breve:
La Siria dice sì agli osservatori della Lega Araba. La mossa di Damasco dovrebbe bloccare le sanzioni minacciate dalla Lega. Un’apertura importante, anche se condizionata, che però cozza con le nuove misure repressive. Ieri il governo ha deciso di vietare l’importazione - e implicitamente l’uso - dell’iPhone, lo smartphone dotato di videocamera e applicazioni per la condivisione di informazioni sui social network, usato dagli attivisti per denunciare le violenze. E, mentre tentava di attraversare la frontiera con la Giordania, è stata arrestata la blogger Razan Ghazzawi.
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