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Ugo Volli
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Abbasso la perfida Albione, ma in costituzione 30/11/2011

Abbasso la perfida Albione, ma in costituzione


Rached Ghannouchi, fondatore di Ennahda

Cari amici,

immaginate che in Italia, dopo la terribile e corrotta dittatura berlusconiana, formalmente vicina ai valori cattolici ma sostanzialmente atea ed edonista, vincesse finalmente in maniera trionfale un partito davvero cristiano, che obbligasse tutti a mangiare di magro il venerdì, rimettesse i mutandoni alle ballerine televisive come nei beati anni Cinquanta e frenasse i comportamenti immorali come il topless sulla spiaggia e i balli sfrenati in discoteca – salvo che per i turisti, naturalmente, che portano valuta. Non sarebbe esattamente l'intenzione del "popolo viola" che è sceso in piazza contro il precedente governo, ma si sa, in democrazia contano i voti, non i manifestanti. E immaginate soprattutto che questo partito fosse così cattolico – moderato sì, ma così cattolico – da non sopportare che l'Italia abbia rapporti con gli eretici anglicani che opprimono i buoni cattolici irlandesi e scrivesse nella nuova costituzione post-berlusconiana che nessun rapporto diplomatico dev'essere consentito con la perfida Albione fino a che non sarà tutta governata dai bravi irlandesi (che fra l'altro hanno vinto di recente il record di paese più antisraeliano d'Europa, ma questo è un altro discorso), definendo reato ogni tentativo di normalizzare le relazioni, inclusi i rapporti privati con i cittadini israeliani.

Mi direte: ma questa è cattiva fantapolitica. Figuriamoci se qualcuno può sognarsi di mettere in una costituzione la proibizione di rapporti con  un altro Stato e vietare di migliorarla. Non l'ha fatto neanche il fascismo, cui pure dobbiamo il titolo di questa cartolina. Ebbene, capita. Non in Italia, naturalmente. Ma nel primo stato che ha raggiunto un equilibrio fra quelli scossi dalla "primavera islamica", la Tunisia. C'è un progetto di costituzione, formulato ed approvato dal partito islamista di maggioranza - islamista ma moderato, è chiaro, vi immaginate degli islamisti estremisti? Non è proprio possibile. Sono amici di Hamas, è chiaro, ma non sono moderati anche quelli di Hamas? Predicano la distruzione di Israele (http://stakeholders.ofcom.org.uk/enforcement/broadcast-bulletins/obb143/), ma non lo fanno tutti? Fatto sta che in questa costituzione è previsto il divieto di relazioni diplomatiche – immaginate con chi? – massì, con Israele (http://www.israelhayom.com/site/newsletter_article.php?id=1998). Una clausola che rovescia il corso relativamente conciliante e mediatore della politica tunisina sul Medio Oriente, tenuta per decenni, e che molto probabilmente tenderà a estendersi agli altri paesi dove gli islamisti hanno vinto con diversi mezzi (Libia, Marocco) o stanno vincendo (Egitto). Ottimo contributo delle primavere arabe alla pace nel mondo, è chiaro.

Ma, direte ancora voi, questo è il frutto delle campagne ignoranti, le rivoluzioni miravano ad altro, ed è per questo che gli illuminati in Europa e in America le hanno sostenute, prima fra tutti l'amministrazione Obama, che ancora in questi giorni sta facendo pressione sui militari egiziani (antipatici ma almeno dotati di razionalità strategica) perché cedano il potere ai civili, cioè agli islamisti. E invece no, perché a parte il wishful thinking, il pensiero desiderante per cui le piazze arabe erano fucine di democrazia diretta, queste si sono sempre rivelate per quel che erano, luogo di appelli emozionali antisemiti, di stupri per le donne, di odio per l'Occidente. Leggete per esempio il reportage sulla marcia da un milione promossa dalla Fratellanza musulmana al Cairo qualche giorno fa per "uccidere tutti gli ebrei" (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4153207,00.html) o guardate per esempio il filmato qui (http://elderofziyon.blogspot.com/2011/11/praise-for-bin-laden-threats-to-jews-in.html) con la meravigliosa Piazza Tahir che delira per Bin Laden e promette la morte agli ebrei, seguendo in tutto "l'idea islamica di democrazia" (http://www.azure.org.il/article.php?id=587) . E se non vi interessa Israele, guardate qui (http://elderofziyon.blogspot.com/2011/11/egyptian-feminism-salafi-style.html) come la pensano gli islamici a proposito delle donne.

Leggete, guardate, informatevi. E chiedete perché non bisogna mettere nella costituzione italiana la proibizione di nominare l'Inghilterra, che è giustamente odiata anche dai grandi musulmani di Iran, che giustamente ne hanno devastato ieri l'ambasciata (http://247.libero.it/focus/20146288/29/assaltata-l-ambasciata-britannica-a-teheran-giallo-sui-6-ostaggi/).


Ugo Volli


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