Imperioso: "stai attento a quello che fai!". Suadente. "Se fossi in te...". Amichevole: "Ascoltami, lo dico per il tuo bene!". Insultante: "Io non lascio guidare la macchina a un ubriaco!" Etico: "Ricorda i tuoi principi!" Affettuoso: "Stammi a sentire, è nel tuo interesse!" Severo: "Questo è un errore!". Promettente: "Fidati di me, se fai come dico io ti aiuterò". Apodittico: "Non ci sono altre soluzioni." Profetico: "Io so di che cosa c'è bisogno."
A me, quelli che danno consigli non richiesti piacciono moltissimo. Ne farei addirittura collezione, dai tizi che cercano di convertirti per strada a quelli che ti vendono il giornale rivoluzionario nell'atrio dell'Università. Per non parlare di quelli che ti dicono che hai bisogno di una vacanza, che dovresti proprio metterti a dieta o smettere di fumare. Se non lo fai, naturalmente, ti meriti tutti i tuoi guai, incluse le molestie del capufficio.
I migliori però sono quelli che danno consigli a Israele. Per il suo bene, naturalmente. E' una collezione lunga, che va da Moni Ovadia a Barak Obama, dalla direttrice dell'Unesco a Erdogan, passando per cardinali, deputati ed editorialisti semplici. Per non parlare delle baronesse, dei professori bolognesi, dei ministri norvegesi... Che Israele sia uno stato democratico che decide del proprio futuro con elezioni e voti parlamentari o governativi non preoccupa questi amici. Loro sanno che cosa è bene per Israele, lo sanno meglio degli israeliani, che a parte il fatto di essere ebrei sono anche popolo e dunque probabilmente buoi. Il fatto che siano ancora lì dopo settant'anni e passa di buoni consigli (iniziati ben prima della fondazione dello stato) dimostra che la famosa dura cervice del popolo ebraico è ancora in buona forma. O forse che i tappi per le orecchie made in Israel sono devvero eccezionali.
Alla lista degli amici mancava però ancora un re, o piuttosto un reuccio, giovane, educato, con una bellissima moglie e del tutto ininfluente. Ed eccolo. Si chiama Abdullah, come suo nonno ucciso dagli integralisti perché voleva fare un accordo con gli israeliani. Suo padre infatti ne ha fatti, ma segreti, facendo mostra però di fare la guerra a Israele e prendendole sempre di santa ragione. Adesso tocca a lui, che ha pensato bene di dare i suoi buoni consigli in un'occasione speciale, mentre cioè faceva visita "col suo elicottero personale" al nemico di turno, il presidentino puffo della "palestina", tal Mahmoud Abbas, famoso soprattutto per la sua tesi di laurea negazionista. (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/11/21/visualizza_new.html_15795687.html). E sapete che cosa ha detto il reuccio? E' partito con una frase amichevolissima, cioè ha sostenuto che "Israele ha una data di scadenza" (come gli yoghurt, insomma). E che dunque "per il suo bene" deve fare subito l'accordo con i palestinesi, i due stati, le "frontiere del '67", insomma quei consigli lì, sempre uguali, come quando uno si senti dire: dovresti proprio prenderti una vacanza. (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/149968?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter#.TsqcnFZVn8h).
Forse Israele si prenderà una vacanza, o smetterà di fumare, non so. Non escludo che prima o poi, se trova qualcuno interessato (ne dubito), possa perfino riuscire a fare una pace decente, che ci solleverebbe tutti. Ma, mi chiedo, perché dare consigli da una parte sola? Forse il reuccio, dall'alto del suo elicottero, avrebbe anche potuto dire ai palestinesi di smettere di menare il can per l'aia e di cercare tutti i pretesti per non trattare con Israele. Così anche il "consiglio amichevole" a Israele avrebbe forse qualche possibilità di realizzarsi. Ma, che volete, i "buoni amici" che consigliano, non vogliono che i loro consigli si realizzino. Preferiscono di gran lunga menare gramo e poter dire, magari, in futuro, se un vaso di fiori ti casca in testa: "te l'avevo detto di fare la dieta!". Be' a me questo reuccio sembra un tipo così, un menagramo nato, con quella faccia un po' così, da adolescente grasso e ingrugnito. Una cosa so, che la famosa "scadenza" di Israele, questa idea che somiglia di più all'indemoniato segaligno Ahmadinejad che alla sua bisognosa di dieta, non sarà certo lui a vederla. Perché gli ultimi mesi dimostrano che la tendenza a scadere oggi riguarda soprattutto i governanti arabi.