Paura Stefan Zweig
Traduzione di Ada Vigliani
Adelphi Euro 10
„Quando Irene uscì dall’appartamento del suo amante e cominciò a scendere le scale, tutto d’un tratto quella paura insensata tornò a impadronirsi di lei“. E’ il folgorante incipit di questo racconto del 1925 che, come altri capolavori di Zweig (da Amok a lettera di una sconosciuta), scandaglia le ossessioni della Mitteleuropea al tramonto. La protagonista, una bella, fascinosa, svagata trentenne della ricca società viennese, deve affrontare una sordida ricattatrice che minaccia di rivelare i suoi incontri clandestini al marito, celebre avvocato. Colpevole di un adulterio consumato più per vanità che per passione, Irene viene braccata nelle sue paure, nei suoi rimorsi, nelle sue incertezze da una scrittura di magistrale intensità e tensione. Solo un colpo di scena finale può risolvere il dramma borghese, che nonostante i crolli della patria imperial-regia, continua ad anelare l’idillio biedermeier. Ottima la traduzione di Ada Vigliani
Bruno Ventavoli
Tuttolibri – La Stampa