Che gioia l'Unesco
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Ad Assad la difesa dei diritti umani: l'ultima direttiva dell'Unesco
Cari amici, come ci sono le "edizioni straordinarie" dei giornali e le "breaking news" dei TG, così oggi vi mando una cartolina straordinaria, perché ho una bellissima notizia, purtroppo ignorata dai giornali italiani. L'hanno pubblicata Eli Bardenstein and Amit Cohen su Maariv di ieri, 17 novembre. La notizia è questa – ve la dò in inglese, perché l'ebraico originale probabilmente non è facile da leggere per molti:
"A short time after UNESCO, the UN's organization for education and science, accepted the Palestinian Authority as a full member despite strong U.S. and Israeli opposition, it is now Syria's turn to receive a present from the organization. On Wednesday, the dictatorship of Bashar al-Assad was chosen to be the Arab representative on the UNESCO committee the deals with issues relating to the implementation of human rights.
UNESCO's decision comes after Assad's regime managed to kill 3,500 demonstrators and arrest tens of thousands, without any due process whatsoever."
Insomma, per riassumere il testo in inglese, un altro capolavoro dell'Unesco. Il quale, se non lo sapevate, ha un suo comitato per "l'applicazione dei diritti umani", il cui scopo principale è naturalmente quello di condannare qualunque attività svolga Israele in qualunque campo.
In secondo luogo l'ha rafforzato l'altro giorno inserendovi la Siria, probabilmente come premio per aver raggiunto il primato di 3.500 suoi cittadini ammazzati nella reperessione degli ultimi mesi.
Come dice una vecchia pubblicità: "Il signore (Assad, naturalmente) sì che se ne intende!" Non solo se ne intende, ma applica... E bisogna immaginare che l'Unesco, così sollecito alla scienza, alla cultura, alla comunicazione, abbia un sistema a punti: dopo un certo numero di attentati e di famiglie ammazzate al ristorante o nella loro camera da letto, raggiunti diciamo i mille punti, un'organizzazione viene ammessa come Stato.
Se lo Stato poi fa un po' di guerre e ammazza anche i suoi, arriva a completare l'album con i bollini ed entra in qualche comitato, più o meno importante. La Siria di Assad ha esemplarmente completato la sua raccolta punti e ora finalmente può dire la sua sui diritti umani – degli altri.
Che gioia l'Unesco. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Ugo Volli