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Informazione Corretta Rassegna Stampa
15.11.2011 Gli ebrei italiani e Berlusconi
Manfred Gerstenfeld intervista Vittorio Dan Segre

Testata: Informazione Corretta
Data: 15 novembre 2011
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Gli ebrei italiani e Berlusconi»

Gli ebrei italiani e Berlusconi
di Manfred Gerstenfeld
(traduzione di Angelo Pezzana)


Silvio Berlusconi, Fiamma Nirenstein, Vittorio Dan Segre, Manfred Gerstenfeld

 
“Gli italiani sono circa 60 milioni, se uno chiede agli italiani, anche a quelli di solito bene informati, quanti sono gli ebrei, la risposta più frequente è ‘ mezzo milione’. In realtà il numero degli ebrei iscritti alle comunità ebraiche italiane sono circa 31.000, ovvero cinque ogni diecimila italiani.  Ve ne è probabilmente qualche altro migliaio  che si dichiara tale, ma non ci sono statistiche al riguardo. Vi sono poi parecchi italiani che si dichiarano di origine ebraica “.
 
“ Le due comunità ebraiche più numerose sono Roma, con dodicimila iscritti e Milano con seimila,  più qualche migliaio di non iscritti. Gli ebrei, italiani da molte generazioni, non sono più di quindicimila. A Roma c’è una discreta comunità di ebrei di origine libica, mentre a Milano si sono stabiliti ebrei profughi dall’Iran e dal Libano,  integrandosi molto bene. Ebrei di provenienza egiziana, marocchina, tedesca, da Gibilterra, come anche israeliani, non sono molti e sono distribuiti un po’ ovunque nelle varie comunità ebraiche “.
 
Dan Vittorio Segre è stato professore di Scienze Politiche in molte università, ad Haifa, MIT, Stanford e in tempi recenti in quella di Lugano. Contemporaneamente è stato per molti decenni, e lo è tuttora, giornalista. Ha scritto “ Storia di un ebreo fortunato “, un best seller internazionale.
 
Segre afferma: “ L’immagine sbagliata che in Italia vi siano così tanti ebrei deriva dal fatto che la gente li ritiene importanti, In effetti un certo numero di ebrei ha occupato ruoli chiave nella società italiana negli ultimi 150 anni. Dopo la seconda guerra mondiale gli ebrei sono rimasti lontani da alcune professioni che li avevano visti in passato membri attivi, ad esempio la politica e l’esercito, anche se ve n’erano alcuni nei partiti comunista e socialista. Negli ultimi decenni gli ebrei italiani hanno contribuito in maniera importante nel campo della scienza, tanto che 4 dei 6 Premi Nobel italiani sono ebrei. Molti emigrarono negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali “.
 
Sotto il governo Berlusconi, la posizione degli ebrei in Italia era radicalmente diversa da quella degli altri paesi europei. Per questo governo Israele non ha mai rappresentato un problema. Berlusconi e i suoi elettori sono pro Israele, e lo dichiarano chiaramente, inclusi gli interventi nell’Unione Europea. Nelle elezioni del 2008, Fiamma Nirenstein, scrittrice e giornalista ebrea, venne eletta parlamentare nel Partito della Libertà di Berlusconi. E’ stata vice-presidente della Commissione Parlamentare Affari Esteri della Camera, e molto attiva nell’organizzare iniziative pro Israele.”
 
“ Durante la guerra a Gaza del 2008-2009 vi furono in molte città italiane dimostrazioni contro Israele. Eppure, una delle manifestazioni più importanti a livello europeo si tenne a Roma il 14 gennaio 2009, con la partecipazione di più di 100 parlamentari appartenenti a vari partiti. Fu Fiamma Nirenstein ad organizzarla. Fu sempre lei ad attaccare il Ministro degli Esteri svedese Carl Bildt perché si era rifiutato di condannare un articolo antisemita dal tono anti-israeliano uscito sul quotidiano Aftonbladet “.
 
“ Il sostegno del governo Berlusconi a Israele e altre situazioni favorevoli hanno contribuito a rendere gli ebrei italiani più sicuri di sé. In Italia i cittadini possono destinare l’8 per mille delle tasse che pagano a una specifica religione o ad altre istituzioni. Gli italiani che nel 2008 hanno destinato questa somma alla Comunità ebraica sono stati 61.000, un numero che supera di molto quello degli ebrei e che quindi dimostra la loro simpatia “.
 
“ Questo interesse improvviso verso gli ebrei italiani, dovuto a sviluppi della società italiana non direttamente collegati a loro, li ha resi orgogliosi della loro identità, tanto che oggi intervengono in molti campi. Renzo Gattegna, presidente  dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane viene spesso sentito su molti aspetti come, per esempio i matrimoni misti, l’uso scientifico degli embrioni, o nel 2009 il referendum svizzero contro i minareti. Il che segna la differenza con i suoi predecessori, quando era abituale non prendere pubblicamente posizione “.
 
“ Anche il movimento Chabad è molto attivo e svolge un ruolo pubblico prominente durante la festa di Chanukà. A Roma, in piazza Barberini, in cima alla famosa via Veneto, viene eretta una grande Menorah, illuminata tutte le sere. Una nuova sinagoga, la sedicesima nell’area romana, è stata inaugurata a Ostia, nel quartiere dove oggi c’è una piccola comunità ebraica, e in quello che un tempo era un porto romano si trovano le rovine di una sinagoga di duemila anni fa. Tutto questo riflette una vitalità ebraica che sarebbe stata impensabile vent’anni fa e dimostra quanto sia positiva la percezione degli ebrei da parte della società nel suo insieme “.
 
Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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