Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 14/11/2011, a pag. 53, la breve di Mariella Tanzarella dal titolo "Il direttore esibisce passaporto palestinese e trionfa al Bolshoi di Mosca con la Scala".
Daniel Barenboim
Daniel Barenboim viaggia utilizzando il passaporto di uno Stato che non esiste (Palestina). Ci chiediamo se un cittadino qualunque potrebbe fare altrettanto.
I giornalisti che scrivono di casta non hanno commenti da fare?
A quale casta appartiene Barenboim per potersi permettere un gesto simile? Quale forma di 'rispetto' fa sì che gli sia permesso di prendere un aereo senza essere in possesso di un documento di identità valido?
Ecco il pezzo:
MOSCA - Alla sua prima trasferta dopo la nomina ufficiale a direttore artistico, Daniel Barenboim esordisce con un coup de théatre e all´aeroporto di Malpensa, in partenza, esibisce il passaporto palestinese, uno dei cinque di cui è in possesso: «Lo faccio, dice, per protesta contro la decisione statunitense di tagliare i fondi all´Unesco a seguito dell´ingresso della Palestina». Una volta a Mosca il direttore è stato accolto da otto minuti di applausi e una standing ovation. Così, trionfalmente, si è chiuso il Requiem di Verdi che Orchestra e Coro della Scala diretti dal maestro e accompagnati dal sovrintendente Lissner hanno portato sabato al Bolshoi. La Scala, che qui dieci anni fa aveva eseguito lo stesso programma diretto da Riccardo Muti, è la prima istituzione straniera ad essere ospitata nel teatro dopo il restauro di sei anni. Tra gli spettatori la first lady Medvedeva.
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