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Ugo Volli
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L'annessione dell'Onu prossima ventura 09/11/2011

L'annessione dell'Onu prossima ventura


Mahmoud Abbas

Non vorrei essere esageratamente pessimista, cari amici, ma mi sembra che la scommessa di Mahmoud Abbas di ottenere il riconoscimento dell'Onu (o meglio, per essere precisi, la raccomandazione del consiglio di sicurezza perché l'assemblea generale ammetta lo "stato di palestina" come membro a pieno titolo) è fallita. E non per il veto americano, che almeno avrebbe denunciato la "doppiezza di Obama" e la sua dipendenza dalla "lobby ebraica" (chissà poi perché l'inesistente Abbas ce l'ha col presidente americano più amico suo dai tempi di Carter e forse anche da prima, ma, si sa, deus amentat quos perdere vult, come dicevano i romani, la divinità rende stupidi quelli che vuole distruggere). No, la "Palestina" non avrà i nove voti al consiglio di sicurezza che servivano per l'approvazione o per rendere necessario il veto americano. Nella bizzarra burocrazia onusiana, lo si è capito definitivamente dal fatto che il comitato che doveva istruire la pratica della sua ammissione si è concluso dichiarando "di non aver trovato un accordo". Se Abbas insisterà, vedrà probabilmente bocciata la sua proposta; se accetterà di avere solo una promozione (da "entità osservatore" a "stato osservatore") nel consiglio generale, come peraltro ha dichiarato di non voler fare, rischia di perdere anche lì, perché i voti a suo favore potrebbero non raggiungere i due terzi necessari, se seguiranno la stessa distribuzione della votazione di dieci giorni fa a Parigi, per l'ammissione all'Unesco (dove non valeva la regola dei due terzi). (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4145717,00.html) Non che questo cambi granché le cose, è chiaro che Israele è molto isolato in questo momento, come si è visto dalla sceneggiata del dialoghetto fra Sarkozy e Obama sfuggito alla censura, guarda un po', proprio mentre insultavano Netanyahu... E però anche questa potrebbe essere una provocazione sventata, dopo le flottiglie e tutto il resto.

A proposito di Unesco, tutti ci siamo molto lamentati che l'organizzazione per la cultura e la scienza abbia ammesso l'Autorità Palestinese, che è dedita alla falsificazione sistematica della storia e della cultura. Ma devo dire che ci siamo sbagliati, non è l'Unesco ad aver ammesso la palestina, sono i palestinesi e in genere gli islamisti che hanno annesso l'Unesco e non da oggi. Mi è arrivato un elenco delle sue imprese, probabilmente parziale, firmato da Emanuel Segre Amar e mi sembra utile citarlo:

"Non è un caso che l’OLP/AP si sia indirizzata, in prima battuta, proprio all’UNESCO per ottenere il primo riconoscimento ufficiale per lo “Stato” di Palestina. Fin dal 1974 l’UNESCO è stata un partner entusiasta dei palestinesi nel loro tentativo di cancellare la storia ebraica[...]. Nel 1974 ha infatti votato il boicottaggio di Israele ed ha deciso di “astenersi dall’assistenza israeliana nei campi dell’educazione, della scienza e della cultura a causa della persistenza israeliana a voler modificare le caratteristiche storiche di Gerusalemme“. [...] Nel 1989 l’UNESCO ha condannato “l’occupazione israeliana di Gerusalemme” sostenendo che distruggeva la città tramite “atti di interferenza, distruzione e trasformazione”. Nel 1996 a Parigi è stato organizzato dall’UNESCO un simposio su Gerusalemme al quale né ebrei, né israeliani sono stati invitati a partecipare. All’inizio del 1996 l’ente palestinese Wakf ha iniziato a distruggere sistematicamente i manufatti del Secondo Tempio iniziando gli scavi, del tutto illegali, per la costruzione di una moschea, priva delle necessarie licenze, nel luogo dove c’erano le stalle di Salomone. L’UNESCO ha scelto di tacere di fronte a simili atti, pur contrari alle leggi internazionali che avrebbe, al contrario, dovuto difendere per statuto. [...] Nel 1995, in occasione del 50esimo anniversario della fine della II Guerra mondiale, nelle sue dichiarazioni, nonostante le richieste israeliane, ha deciso di non far menzione alcuna della Shoah. Nel 2009 l’UNESCO ha designato Gerusalemme “capitale della cultura araba”.Nel 2010 ha denominato la Tomba di Rachele e la Grotta dei Patriarchi ad Hebron “moschee islamiche”. Nel 2010, pubblicando i risultati scientifici ottenuti dal mondo arabo, ha parlato di Maimonide, ri-denominato Moussa ben Maimoun, come se fosse un islamico."

Un elenco analogo si potrebbe fare anche per l'Onu, che da almeno quarant'anni ha una maggioranza bloccata terzomondista e filo-araba, che non può esprimersi per via dello statuto assai verticistico dell'organizzazione. Ma alla fine la forza prevale sempre, specialmente dall'altra c'è un cuor di leone come Obama. Dunque, il mio pessimismo iniziale va moderato. E' vero che l'ottimo presidente inesistente dell'Autorità Palestinese questa volta probabilmente ha fallito. Ma la prossima volta andrà certamente meglio e alla fine, ne sono sicuro, anche l'Onu sarà formalmente ammesso (o annesso, non lo so) dall'Autorità Palestinese. Insh'Allah, naturalmente.

Ugo Volli


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