Come i lettori di IC sanno è in approvazione da parte del nostro parlamento una legge antiburqua. In una delle tante trasmissioni televisive ve ne fu nei giorni scorsi, scusate l'imprecisione, una sull'argometo.
Forse si trattava di RAI2. Presenti in studio Suad Sbai per il centrodestra e l'on.Bianco (quello che fu un tempo sindaco di Catania, per intenderci) per il centrosinistra. Ottimo l'intervento si Suad Sbai sul pericolo che la cosiddetta primavera araba si trasformi in una prevaricazione islamica e cancelli i diritti acquisiti dalle donne musulmane nei periodi tanto deprecati che ci hanno portato all'oggi. All'on. Bianco non restava che annuire. Immediatamente dopo ha invaso il teleschermo un anziano e barbuto signore con tanto di abito arabo, che ha domandato con dolcezza quale fastidio darebbe al popolo italiano il fatto che qualche centinaio di donne fossero libere di indossare il burqua... in fin dei conti ha argomentato, non andrebbero mica in giro, andrebbero in macchina col marito a fare la spesa o a portare e riprendere i bambini a scuola...
E qui mi è suonato nella testa un campanello di allarme... in una delle mie vite passate ho anche fatto il sindacalista scolastico : non avete presente a quali e quante ritorsioni da parte di direttori didattici può essere sottoposta una maestra che affidi incautamente un ragazzino a chi non dovrebbe averne diritto. Ora se la madre si presenta normalmente col burqua, come fa la povera e disgraziata maestra a sapere se la persona ricoperta dal detto catafalco è quella che ha effettivamente diritto di riprendere il bambino ? Visti i tempi che corrono, in cui sembra che, nel caso di matrimoni misti lo sport preferito dai coniugi, una volta che si fosse rotto il vincolo coniugale, sia quello di strapparsi a vicenda i bambini e di portarli, da parte del genitore islamico nelle "sicure" terre musulmane, non sarebbe meglio per le povere maestre poter vedere in faccia la madre del malcapitato ragazzino ?
Lttera firmata