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Deborah Fait
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La grande mistificazione 07/11/2011

La grande mistificazione
di Deborah Fait


Deborah Fait, Yasser Arafat

Sono un'inguaribile ottimista quindi spero sempre di poter chiarire  e rettificare le tante falsita' su Israele, questa volta pero' sono un'ottimista molto arrabbiata perche' quel voto dell'Unesco non mi va ne' su ne' giu'. Come si fa a digerirlo? Come e' possibile metabolizzare una simile porcheria, un simile ingiuria alla democrazia e al diritto dei popoli quando si da il riconoscimento di popolo e nazione a un gruppo di terroristi che da decenni conduce quella che i pacifisti odiatori di Israele definiscono "lotta di liberazione", ammazzando  donne e bambini in Israele, facendo saltare in aria  pizzerie, ristoranti, cinema, autobus.
Come si fa?
Come si fa a riconoscere come nazione un nulla rappresentato per 40 anni da un criminale che ha mandato i suoi scagnozzi in giro per il mondo ad ammazzare ebrei in nome della "causa palestinese"? Un criminale che e' riuscito a scatenare ancora una volta  l'odio atavico dell'occidente contro gli ebrei  rendendo credibile la grande bugia che i palestinesi sono vittime , vittime innocenti dell'ebreo fra gli stati, il perfido Israele, nazione di ebrei "che non hanno imparato niente....." .
Arafat, grande terrorista, grande bugiardo, grande attore. Dalla sua mente diabolica sono uscite tutte le menzogne cui oggi il mondo continua a credere.
Era partito alla lontana, il delinquente, era partito rivolgendo le sue attenzioni ai cattolici, quindi al Vaticano, ben sapendo essere una carta vincente e la sua prima bugia e' stata "Gesu' era palestinese, non ebreo".
Io sono nata tantissimi anni fa, ricordo che a scuola, e parlo delle scuole degli anni 50, si studiava che Gesu' era nato, a Betlemme, ebreo, si studiava che Gesu' parlava sempre e solo del suo popolo, il popolo di Israele.
Come me, milioni di bambini italiani avranno imparato questa verita'.
Eppure e' bastata la parola di un assassino, di un terrorista per negare tutto, e,  nel momento in cui Arafat fece la sua sparata, nessuno dubito' e Gesu' divento' di colpo palestinese.
Pensate forse che qualcuno avesse tentato un approfondimento cercando di sapere se all'epoca esistevano arabi in Israele?
Pensate forse che qualcuno avesse trovato  il coraggio di dire che gli arabi apparvero nella Terra di Gesu' e degli ebrei, molti secoli dopo la distruzione di  Gerusalemme?
Nessuno si proccupo' di sapere e incominciarono a raffica trasmissioni televisive pronte a dare credito alla manipolazione storica di Arafat. Ricordo benissimo una trasmissione del famigerato Santoro, che ospitava settimanalmente  una suora laica e comunistissima che dissertava sulla "palestinita' " di Gesu'.
Senza vergogna. Ne era convinta e ogni settimana, per una ventina di minuti, faceva il lavaggio del cervello a milioni di italiani.
Da quella prima menzogna le altre manipolazioni e negazioni arrivarono a carrettate: gli ebrei non hanno nessun legame con Israele, sotto le moschee non c'era nessun Tempio ebraico e ancora oggi il waqf si preoccupa di gettare nelle discariche e far scomparire i resti archeologici dell'antico Tempio ebraico.
Le nazioni del mondo, anche le piu' equilibrate e occidentali, quando arrivano a parlare di palestinesi, perdono completamente la sanita' mentale e la lucidita'.
Tutto quello che vale per i popoli del mondo,  non ha senso se si parla di palestinesi.
Il loro nemico si chiama Israele e Israele e' l'ebreo, il sempre odiato ebreo dell'Inquisizione, dei pogrom, delle persecuzioni, della mancanza di diritti civili e infine della Shoa'.
E' proprio Il nemico ebreo che li santifica, che li rende speciali, che li nobilita e che induce l'Occidente a farsi schiavo di questi mistificatori nell' eterna lotta contro il "giudeo" .
Ogni conflitto mondiale, anche se le vittime sono milioni, non ha nessun valore di fronte alla morte di un solo palestinese.
La realta' e' questa signori miei, la realta' e' che i palestinesi sono necessari, tanto necessari che li hanno inventati per darci il tormento e per arrivare a una nuova soluzione finale del problema Israele.
Come? Con il terrorismo che devasta anima e corpi, con le guerre dei loro fratelli arabi, con le minacce di Ahmadinejad che logorano lo spirito piu' forte, con l'entrata dei profughi in Israele per distruggere il Paese in men che non si dica.   .
E veniamo ai profughi perche' l'argomento e' interessante.
Chi poteva essere definito profugo palestinese? Chiunque venisse a lavorare nella Palestina Britannica, dal 1946 al 1948. Questa gente diventava profuga in modo automatico. Una permanenza di due anni nella palestina di allora dava il diritto alla condizione di profugo. Non e' interessante come pensata? Un genio colui che l'ha inventata, genio da premio Nobel.
Non solo, non ci crederete, ma risulta profugo anche il miliardario palestinese che risiede a New York e che probabilmente non e' mai stato in palestina.
Il mondo, durante le guerre, e' sempre strapieno di popolazioni che si spostano ma sono tutti profughi "normali" che devono portare prove su prove per ricevere gli aiuti dell'UNHCR e soprattutto viene considerata profuga solo la persona effettivamente fuggita da un paese in guerra, non i figli, i nonni, i nipoti i pronipoti. Quando quella persona si insedia e si ambienta in un altro paese perde immediatamente ogni diritto ad aiuti speciali.
Per i palestinesi non e' cosi', l'UNRWA da decenni cerca di evitare che i palestinesi si ambientino altrove, li tiene  nei campi e li fa moltiplicare.
I rifugiati normali cercano di perdere la definizione di profugo per iniziare a vivere come le persone  del paese che li ospita.
I palestinesi no, loro non vogliono migliorare e, mentre i rifugiati di altri paesi diminuiscono fino ad arrivare a zero, loro, i palestinesi, aumentano misteriosamente di anno in anno e i 500/600mila profughi del 1948 oggi sono molti milioni.
Io che sono una persona normale, con normale intelligenza, mi chiedo" e' possibile che il mondo non si renda conto di questo grande imbroglio, di questo incredibile bluff  che tiene in scacco tutto il globo  terracqueo da piu' di 60 anni?"
Possibile, signori miei, che nessuno arrivi a capire che solo i palestinesi sono profughi per diritto genetico, di padre in figlio, per generazioni e che non ne rimanga scandalizzato?
Infine, e' possibile che questo stato di cose non faccia infuriare le persone civili?
In Europa , dopo la 2 WW vagavano 50 milioni di profughi e oggi , dopo 63 anni non ne esiste nemmeno uno. Se l'ONU e l'occidente avessero usato la stessa politica di reinserimento anche con gli arabi palestinesi oggi non esisterebbe il problema e  i profughi palestinesi sarebbero cittadini normali , esattamente come non esistono piu' i rifugiati ebrei, un milioncino, espulsi dai paesi arabi e subito inseriti nella societa' israeliana.
Questa e' la grande vergogna: aver  mantenuto i palestinesi in quello stato, averli sovvenzionati e portati all'ingrasso per poterli usare come arma letale contro Israele.
I paesi musulmani si sono sempre rifiutati di accoglierli e se lo hanno fatto si sono affrettati a rinchiuderli in campi di miseria e violenza dove l'odio viene nutrito quotidianamente,  non l'odio verso gli altri arabi che li sfruttano per i loro scopi di guerra ma verso gli ebrei, le scimmie e i maiali ebrei, come insegna il Corano.
Per i paesi islamici  e la Lega araba la carta vincente e' troppo appetitosa: pretendere che i palestinesi ritornino in Israele e non in Palestina. Un modo diabolico per arrivare alla distruzione dell'odiata patria degli ebrei.
Israele e' solo in questa lotta titanica, lo e' sempre stato e lo sara' sempre.
Oggi l'Europa non e' piu' la patria di grandi uomini, di artisti immensi, di pensatori . Oggi l'Europa e' patria di Auschwitz, di odio, di Sharia.
Una povera Europa.
Oggi l'Europa e' Eurabia.


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