Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
La Siria ignora il piano di pace della Lega Araba e continua la repressione Non avevamo dubbi
Testata: La Stampa Data: 04 novembre 2011 Pagina: 16 Autore: Marina Verna Titolo: «Siria, 21 morti. Assad ignora gli accordi con la Lega araba»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 04/11/2011, a pag. 16, l'articolo di Marina Verna dal titolo "Siria, 21 morti. Assad ignora gli accordi con la Lega araba".
Bashar al Assad
Nuova giornata di sangue in Siria all’indomani del via libera di Damasco al piano della Lega araba per porre fine a oltre sette mesi di violenze. Almeno 21 civili, stando all’ultimo bilancio fornito dagli attivisti, sono stati uccisi dalle forze di sicurezza siriane a Homs, colpita dall’artiglieria e dalle raffiche di armi automatiche esplose dai numerosi posti di blocco dell’esercito, dai cannoni dei carri armati sovietici T-62 dispiegati per le vie cittadine, dall’antiaerea dei blindati semoventi di fabbricazione russa. Eppure il primo dei quattro punti dell’accordo annunciato mercoledì al Cairo tra Siria e Lega Araba prevede proprio la fine immediata degli atti di violenza, quale che sia la loro matrice. L’ignorarlo rafforza nell’opposizione al regime lo scetticismo sugli accordi e l’impressione che il governo voglia solo guadagnare tempo e mostri una costante «mancanza di serietà».
Il piano della Lega Araba prevede il ritiro delle forze di sicurezza siriane dalle città, l’avvio tra due settimane del dialogo tra governo e opposizione, il rilascio di tutti i prigionieri politici arrestati da metà marzo, l’arrivo in Siria di osservatori della Lega Araba e l’apertura del Paese ai media e agli osservatori internazionali.
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