Ma Unesco dall'orecchio arabo non ci sente 03/11/2011
Dalla striscia di Gaza Hamas bombarda da anni con Qassam diverse città del Negev; pochi giorni fa sempre terroristi di Hamas hanno colpito con Grad anche la città di Be’er Sheva, come sentito ringraziamento per la liberazione di 1.000, e più, assassini. Dal 2005 le città nel deserto del Negev, Via dell’incenso, e Tel Be’er Sheva sono patrimonio dell’umanità Unesco, e Tel Be’er Sheva si trova solo a cinque km a dalla città, identificata con Be’er Sheva biblica. questi luoghi patrimonio culturale corrono vivamente il rischio di essere danneggiati dai razzi, per non parlare dei morti e dei feriti israeliani che non meritano di essere terrorizzati, feriti e uccisi. L’Unesco non ha nulla da dire in merito? Non mi risulta abbia protestato o preso provvedimenti. Come mai? Dovrebbe proteggere i Beni e promuovere la pace. Mi sembra invece non sia nata nessuna protesta del colosso Unesco. Ne ha facoltà e ha il dovere di intervenire, dati poi gli ottimi rapporti col mondo arabo. Cosa perfettamente normale è invece la reazione dei soldati di uno Stato se quest’ultimo è attaccato. Propongo una petizione internazionale da presentare all’Unesco per chiedere di fare qualcosa contro i bombardamenti sulle città d’Israele. Trovo orribile che continui impunito il lancio dei razzi da Gaza sugli abitanti, mentre il mondo, compreso l'Unesco, continua a non vedere e a non sentire niente. Bisogna protestare. Prima che qualcuno scarichi tutto l'arsenale di Gheddafi su Israele. Un cordiale saluto Rossella Menozzi