Come le scuole in Occidente diffondono l’odio contro Israele
di Manfred Gerstenfeld
(traduzione di Angelo Pezzana)
Manfred Gerstenfeld
Si è saputo lo scorso mese del finanziamento da parte della Fondazione tedesca EVZ a due programmi per le scuole superiori finalizzato a promuovere l’odio contro Israele. Questa fondazione statale era stata creata per risarcire i sopravvissuti della Shoah che avevano lavorato come schiavi e per combattere l’antisemitismo (1). In uno dei due programmi, un estremista ebreo olandese anti-israeliano, Hayo Meyer, incontrò gli studenti nel liceo "Anna Frank" di Gutersloh, paragonando le sofferenze dei palestinesi con lo sterminio di massa degli ebrei durante la Shoah e definì Israele “ stato criminale “ (2).
Vi fu poi, nel liceo Nesbru di Asker, in Norvegia, una mostra sponsorizzata dal Norwegian Church Aid, dedicata alla “Palestina”, che esponeva un quadro con la bandiera israeliana sulla quale vi era scritta per traverso, e con le lettera invertite, “ assassini”. Solo dopo le proteste di uno studente israeliano, alle quali ne seguirono altre, la scuola decise di annullare la mostra (3).
E’ di basilare importanza saperne di più sull’odio contro Israele e gli ebrei diffuso nelle scuole del mondo occidentale, un odio che contribuisce ad alimentare le nuove generazioni di odiatori e anti-semiti. Gli studi in questo campo non sono molti. Negli anni ’90, Mitchell Bard aveva esaminato un gran numero di testi scolastici adottati nei licei americani. Per quanto riguardava Israele, e li trovò “pieni di errori, grossolane semplificazioni, omissioni e distorsioni”. Bard ne dedusse che “ i licei americani erano peggio delle università in quanto a insegnamento anti-israeliano “
La sua ricerca fu confermata nel 2008 dall’analisi svolta da Gary Tobin e Tennis Ybarra, che rivelarono anche come gruppi di pressione arabi e musulmani manipolavano ed esaltavano tutto ciò che era islamico, in modo da promuovere l’islam. In questo modo riempiendo di menzogne i libri di testo americani.
Una ricerca condotta sui libri scolastici francesi ha dimostrato che gli avvenimenti mediorientali sono descritti in modo da presentare il terrorismo palestinese come diverso da tutti gli altri (4). Joelle Allouche-Benayoun ha rilevato come la descrizione degli ebrei avesse un taglio caricaturale, ecco un esempio: “ Nell’antichità vi furono gli ebrei, la cui religione, il giudaismo, ricevette un grande impulso da Gesù, fondatore del cristianesimo. Alla fine del 19° secolo, un ufficiale francese ebreo (Dreyfus) fu accusato di tradimento, un’accusa che divise il paese sino all’inizio del 20° secolo….A metà del 1900, durante la seconda guerra mondiale, gli ebrei furono sterminati, altri invece crearono Israele, dando inizio a una guerra contro gli innocenti palestinesi” (5).
“Panorama”, un programma televisivo della BBC, andato in onda nel 2010, rivelò come si insegna in una scuola inglese gestita da musulmani sauditi. Usano libri di testo redatti in Arabia Saudita, nei quali viene insegnato ai ragazzi dai 6 anni in su, che gli ebrei discendono dalle scimmie e dai maiali. In uno c’era scritto “ gli ebrei sono maledetti da Dio” e chiedeva ai bambini di elencare i difetti degli ebrei. Agli studenti sauditi viene insegnato che i sionisti vogliono impadronirsi del mondo e che quanto sta scritto nei Protocolli dei Savi di Sion è tutto vero.
A volte capita che sia sufficiente una sola frase per suscitare odio nei bambini. In Belgio, in un libro di testo della prima media per l’insegnamento della lingua olandese, una delle frasi da leggere per imparare la pronuncia, era “ quando un bambino a Gerusalemme vede arrivare un soldato ebreo trema dalla paura” (7).
Proviamo ad immaginare le reazioni in Belgio se nel libro ci fosse stato scritto “ Dopo che un terrorista suicida ha seminato la morte uccidendo molti israeliani, bambini e adulti, la maggior parte della stampa belga ha spinto Israele a reagire “.
Questo modo di insegnare produce pregiudizi, è informazione menzognera e superficiale. Johannes Houwink ten Cate, uno studioso olandese della Shoah, ricorda un servizio Tv del 2006, una intervista ad un ragazzino di 11 anni: “ facevo vedere come l’esercito israeliano avesse ferito alcuni civili senza intenzione. Il ragazzo non ha creduto che fosse stato per errore. Io gli dissi che l’esercito di difesa israeliano cerca sempre di evitare di colpire i civili, ma lui non volle accettare questo punto di vista e disse: i miei insegnanti a scuola mi insegnano il contrario” (8).
Negli Stati Uniti, il movimento Ortodox Union (National Conference of Synagogue Youth) è presentenelle 'Public Schools' con circa 150 centri culturali, che raggruppano più o meno trentamila studenti ebrei. Il rabbino Tzvi Hersh Weinreb, ex vice presidente dell’Unione, ha detto “ Abbiamo notato che molti fra questi ragazzi sono dichiaratamente anti-israeliani, hanno subito un lavaggio del cervello tramite una educazione scolastica estremamente anti-Israele “(9)
Il risultato di questo insegnamento disinformante, significa che molti studenti liceali, e fra loro anche ebrei, arriveranno all’università con gravi pregiudizi contro Israele. La responsabilità va attribuita agli educatori, il cui compito dovrebbe essere l’istruzione degli studenti. Toccherà ai genitori, alle comunità ebraiche e al governo di Israele investire tutti gli sforzi possibili per affrontare e risolvere questo problema.
1 Benjamin Weinthal, “NGOs demand German Shoah group Pay victims,” Jerusalem Post, 4 October 2011.
2 Benjamin Weinthal, “Germans use ‘anti-Israel’ Jews to soothe Holocaust guilt.” Jerusalem Post, 16 October 2011.
3 Eli Bondid, “Skole anklaget for antisemittisme i elevutstilling,” Norge Idag, 26 October 2011. [Norwegian]
4 Barbara Lefebvre and Ève Bonnivard, Élèves sous influence, (Paris; Louis Audibert, 2005). [French]
5 Joëlle Allouche-Benayoun, “ Juifs et judaïsme dans les manuels d’Histoire des lycées en France” in
Barbara Lefebvre and Shmuel Trigano, L’image des Juifs dans l’enseignement scolaire, (Paris: Alliance Israélite Universelle, 2006), 40-41. [French]
6 Soeren Kern, “UK: Anti-Semitism Rampant in Muslim Schools, Second Generation More Extreme than Parents,” Hudson-NY.org, 9 December 2010.
7 Walter Janssens, Eddy van Eeckhoven, “Taalknikker 6 Werotaal, Leerboek Taal a,” (Brugge: die Keure, 1999) 94. [Dutch]
[8] Manfred Gerstenfeld “Nederlandse Joden in een maatschappij zonder waarden,” in Manfred Gerstenfeld, Het Verval: Joden in een Stuurloos Nederland, (Amsterdam: Van Praag, 2010), 260-261. [Dutch]
[9] Manfred Gerstenfeld, interview with Rabbi Dr. Tzvi Hersh Weinreb, “The Orthodox Union and its Challenges,” Changing Jewish Communities 23, 15 August 2007.
Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta.