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Quando si nega la storia 25/10/2011

Gent.ma redazione,

buongiorno, scusate l'ignoranza, desidero porvi un quesito storico: data la millenaria esistenza della Tomba dei Patriarchi (Grotta di Machpelah), e Kever Rachel, Tomba di Rachele, perché mai le cittā di Hebron e Betlemme sono state destinate al futuro stato arabo/palestinese, secondo l’originale piano di partizione? Questi luoghi patrimonio dell’umanitā e patrimonio di Israele sono i secondi in ordine di importanza per il popolo ebraico dopo il Monte del Tempio di Gerusalemme. Fra l'altro dopo che i Mamelucchi occuparono l'area circa 700 anni fa (mi pare) il sito archeologico fu dichiarato seduta stante moschea e i musulmani vietarono pure l'accesso agli ebrei al luogo di culto.

Oltretutto ai giorni nostri mi risulta che a Betlemme, dove c’č anche la Chiesa della Nativitā (e non č poca cosa .. ) i cristiani sono ormai estinti.

Oppure la partizione non prevedeva questa suddivisione dei territori e qualcosa nel tempo č cambiato?

Al di lā di questo fatto, ormai, non bisogna assolutamente permettere all’ Unesco di eclissare e cancellare la sacra storia dell’ebraismo, rubando agli ebrei i luoghi sacri.
Grazie in anticipo
Alessio Poletti - Modena

Ha perfettamente ragione, la spiegazione sta nella concezione diversa hanno del rispetto, della giustizia e della storia due societā, quella israeliana e quella palestinese. In Israele la minoranza araba  gode di tutti i diritti, il futuro stato palestinese ha gā dichiarato invece che non accetterā nessun ebreo, sarā Judenrein, come vedeva il mondo il signor Hitler. La differenza tra i due popoli č sostanzialmente in questa diversa appartenenza. Aggiunga la volontā di eliminare Israele da parte degli arabi, palestinesi inclusi, si capirā bene i problemi che Israele si trova a dover affrontare.
IC redazione

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