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Unesco, un brutto passato, un brutto presente 24/10/2011
Noto che c'è molto da conoscere, sul lato oscuro dell’Unesco, che predica bene ma razzola male, facendosi dipingere come protettore dei deboli del mondo. Ma, cosa c'è sotto in realtà?
Chi sono i suoi burocrati?
Su internet,per cominciare,c'è gia' qualche appunto interessante a proposito. Su due siti leggo: ‘L'UNESCO è stato a volte al centro di controversie. Durante gli anni settanta e ottanta le nazioni occidentali, specialmente Stati Uniti e Regno Unito, ritenevano che venisse usato dai paesi comunisti e dal terzo mondo come forum per attaccare l'occidente. L'UNESCO sviluppò quindi un piano chiamato "Nuovo Ordine Internazionale dell'Informazione", per fermare le presunte bugie, e la disinformazione che veniva diffusa nelle nazioni in via di sviluppo. L'Occidente lo respinse come un tentativo del terzo mondo e di alcuni regimi comunisti di distruggere la libertà di stampa; gli Stati Uniti si ritirarono dall'organizzazione in segno di protesta nel 1984 e il Regno Unito nel 1985 (il Regno Unito ha nuovamente aderito nel 1997 e gli USA nel 2003)’. Un’altra interessantissima fonte online pubblica: ‘Dopo 63 anni dalla sua nascita nel 1945,dopo le macerie della seconda guerra mondiale, le finalità educative dell’Unesco, alla luce delle sue stesse statistiche sull’analfabetismo nel mondo, sono completamente fallite. Infatti l’ideale irenico che la vide nascere fondava sui cuori l’educazione degli uomini alla pace. L’Unesco si è trasformata però in una costosa e corporativa burocrazia, caratterizzata da privilegi, linguaggi formali inutili e ripetuti come una liturgia da viaggiatori e formalisti di questioni e procedure’. Chissà quante altre informazioni interessanti potremmo trovare con un po’ di pazienza sull’UNESCO ...
un caro saluto a IC complimenti e buon lavoro,
Maurizio Ferrari

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