Possono contare su di una vasta platea di pusillanimi giornalisti, di una Sinistra col cervello all'ammasso, sull'incenso di una Chiesa codarda, su un manipolo di traditori ed ex correligionari, ma quei quattrocento islamici, criminali fanatizzati, grassi come lattonzoli, esagitati da una propaganda, politica e religiosa, non inferiore a quella nazional-socialista, mentre scendevano dagli autobus mostravano tutti la loro indegnità di esseri inumani, pari e non inferiore a quel cardinale che ebbe il criminale coraggio di paragonare Auschwitz a Gaza. In questa cloaca dove le falsità e la paura dominano il cervello di tanti politici, giornalisti e intelettuali occidentali, la gracile ed emaciata figura di Gilad Shalit ricorda i milioni di ebrei passati per i lager nazisti e comunisti. L'etica e la dignità di questo ragazzo sottolineano l'etica e la dignità di Israele tutta e non ha paragoni con il laidume degli Stati suoi nemici. "Israele non dimentica e non perdona": ben detto, Presidente Shimon Peres.