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Sergio Romano non si smentisce mai 21/2011

mail indirizzata al lettore che aveva scritto a Sergio Romano, non ottenendo risposta:

Gent.le sig Lo Re, le scrivo in merito alla sua lettera riguardo la liberazione di Gilad. La risposta di Romano è incompleta e , come al solito, ha una coda di veleno antisemita.
No, questo scambio non servirà a disincentivare altri rapimenti, anzi è già stato detto da Samir Kuntar, membro del Fronte di Liberazione Palestinese e pluriassassino che la via dei rapimenti di israeliani è l'unica praticabile per far scarcerare i palestinesi .
S.Romano invece preferisce sposare le affermazioni dei colleghi del Manifesto e dell'Unità che interpretano la liberazione di 1000/1 come una svalutazione della vita dei palestinesi e non invece come il valore che Israele dà a ogni vita , sapendo che questo metterà ulteriormente a rischio altre vite, e andando contro la ragion di stato. Mi piace ricordare la frase che campeggiava in Israele quando Gilad è tornato a casa : noi amiamo i nostri figli , più di quanto possiamo odiare i nostri nemici.
Mi scuso per l'intromissione nella sua posta elettronica, ma ogni volta che Romano risponde a un lettore riguardo Israele rivela palesemnte il suo antisemitismo. cordialmente

Annalisa Rossi 

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copia di mail inviata a Sergio Romano:

Signor Romano, il lettore Roberto Galieti le ha posto una domanda molto precisa, ma ancora una volta la sua è stata, come troppo spesso le accade, una non risposta.
Le domando allora: perché, pur avendone certo conoscenza, lei ha omesso qualsiasi accenno al nuovo rapporto dell'AIEA che, ora che non è più diretta da El Baradei, sembra (non è ancora ufficiale, ma è già ben divulgato) ammettere che il programma iraniano è veramente mirato alla costruzione della bomba? Perché, quando parla della richiesta fatta da Ahmadinejad agli USA di ricevere "un certo quantitativo, arricchito al 20%, per le esigenze della sua medicina nucleare" in cambio della sospensione dell'arricchimento oggi in atto in Iran, non ricorda che la Russia sta già fornendo a queste stesse condizioni uranio arricchito, e ciononostante l'Iran prosegue con il proprio progetto, come sta ufficializzando la stessa AIEA?
Ed infine, per quale ragione anche in questo caso lei finisce col parlare di Israele? Ha forse conoscenza di quanto Panetta e Netanyahu si sono veramente detto? Non pensa che in quelle poche ore abbiano, in realtà, messo piuttosto a punto la soluzione della vicenda Shalit?
Eppure, per il suo passato di diplomatico, dovrebbe ben conoscere la differenza tra gli argomenti discussi e quelli ufficializzati.
Sperando in una sua risposta invio distinti saluti
Emanuel Segre Amar


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