Domanda, avete visto prima di scriver il vostro articolo il servizio delle iene sulla striscia di gaza?
Io l'ho visto, ma a leggere il vostro articolo mi sembra di no, visto che nel servizio non parlano mai contro israele, nemmeno quando fanno vedere le scuole distrutte dai bombardamenti. Io non sono ne per la palestina ne per israele, ma capisco invece voi dove siete.
Io sono per i bambini, vederli senza scuola, questo è importante e questo era lo scopo del servizio, aiutare a costruire spazi per i bambini. Il vostro scopo non è di certo fare giornalisti, un vero giornalista non scrive così, per di più in modo banale, il vostro scopo è di fare propaganda e incitamento all'odio verso l'altro. Vi saluto e ricordate che la guerra si fa in due, mai da solo.
werner.reato
Lei ama i bambini, ma questo non dovrebbe esentarla dal fare uso del cervello. Ha dato un'occhiata ai crimini di cui si sono macchiati i 1027 criminali scambiati per la liberazione di Gilad Shalit ? ho visto in quali condizioni era ? e ha visto come erano ben pasciuti i criminali palestinesi ? visitati sempre da avvocati, croce rossa internazionale, famigliari, giornalisti ?
E lo sa perchè erano state colpite alcune scuole a Gaza ? Perchè nelle scuole, nei condomini, luoghi usati apposta da Hamas per piazzare le sue postazioni, in modo che venissero colpiti studenti e civili, era un buon mezzo per far vedere quanto era cattivo Israele nell'impedire che da Gaza continuassero ad arrivare missili.
Ma a lei questo non importa, lei dice di non essere nè con l'uno nè con l'altro, scommettiamo che avrebbe detto lo stesso negli anni '30, quando Hitler stava per distruggere le democrazie europee ?
Avesse almeno scritto che alle Jene che lei apprezza tante non era venuto in mente di fare una domanda su Gilad Shalit, tenuto in un buco nero per 5 anni, macchè, le sue preoccupazioni erano altre. Lei sta dalla parte di un regime terrorista, Hamas, riconosciuto tale da tutti gli organismi interanzionali, faccia meno il furbo, abbia il coraggio di ammeterlo.
In quanto alla guerra, che si fa in due, si ricordi lei che c'è una bella differenza tra chi aggredisce e chi si difende.
IC redazione