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L'Occidente in pericolo 20/10/2011

La vicenda del militare Gilad è emblematica e la lettura del fatto in termini generali ci porta ben oltre le risentite rimostranze di chi è ebreo.
La dinamica della vicenda stessa, la sua conclusione e le reazioni della popolazione palestinese se confrontate con quelle del Popolo israeliano consentono, a chi vuole essere obiettivo, di rendersi conto di come siamo messi in Occidente (Israele ne fa parte nonostante la dislocazione geografica) e di quale tipo di futuro dobbiamo aspettarci nei rapporti col mondo arabo che starebbe, secondo alcuni come Fouad ALLAM, evolvendo verso una cultura democratica diffusa..
Personalmente invece considero che, se continua così, presto l'occidente verrà fagocitato dall'Oriente.
Infatti, a parte la strisciante invasione araba che stiamo subendo da due/tre decenni a questa parte, fatto che ci porterà molto presto a dover accettare compromessi con tali ospiti nel governo della cosa pubblica, se vorremo conservare il quieto vivere, c'è un pericoloso atteggiamento di prona sottomissione da parte degli organismi internazionali, che si estrinseca nel modo più immediato ed evidente nella non chiara puntualizzazione di verità non dette anzi stravolte.
Si dicono cose imprecise sulla condizione dei palestinesi o addirittura false?... non importa, va bene così, anzi è vera la bugia, basta non dispiacere agli arabi. Si vede una intera popolazione inneggiare alla distruzione di Israele e che si fà? i TG non ne parlano. Troppo occupati da quattro stupidi che lanciano estintori.
Il discorso di Netanyahu all'ONU è stato vero, ma ho potuto udire critiche al suo tono e ai contenuti anche da persone vicine a Israele.
Pazzesco!
Come può un processo di pace procedere se solo uno dei contendenti la vuole mentre l'altro strepita dicendo stupidaggini continuamente e venedo addirittura applaudito dalla comunità internazionale?
Questa è una grossa responsabilità dei nostri vertici politici nazionali ed internazionali.

fvizzani 


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