Nella puntata delle IENE di ieri, 19/10/2011, è andato in onda un servizio di Luigi Pelazza sulla raccolta fondi per la costruzione di una scuola intitolata a Vittorio Arrigoni a Gaza.
La iena Luigi Pelazza
Per presentare meglio il progetto, Luigi Pelazza è entrato illegalmente a Gaza attraverso uno dei tunnel clandestini che la collegano all'Egitto.
Nel corso del servizio vengono trasmesse immagini dal tunnel, descritti con dovizia di particolari i rischi che si corrono nell'attraversarli. Rischi che, come dice un intervistato a Gaza, sono al 99% connessi a Israele e ai suoi bombardamenti. Solo l'1% degli incidenti sarebbe di natura diversa.
Il servizio prosegue con propaganda contro Israele, vengono mostrati alcuni razzi che, attraverso i tunnel, arrivano ai terroristi di Hamas. Le uniche conseguenze del lancio di razzi, secondo Pelazza, sono le ritorsioni di Israele.
Sul fatto che i razzi vengano lanciati contro città israeliane con l'obiettivo di colpire e assassinare la popolazione, non una sillaba. Ciò che conta è che Hamas lancia dei piccoli razzi contro Israele che, con la sua tecnologia avanzatissima colpisce in maniera spropositata. Pelazza sostiene, addirittura, che Israele sia in possesso di bombe 'intelligenti, potentissime e top secret' (ma se sono top secret lui come ne è a conoscenza?) in grado di colpire la gente anche a 30 metri di profondità, nei tunnel.
Ovviamente, proprio quando Pelazza sta per ritornare in Egitto per ripartire per l'Italia, viene avvisato che dalla Striscia è stato lanciato un razzo contro Israele. Anche in questo caso, nessun commento sulle potenziali vittime israeliane. La prima preoccupazione della iena coraggiosa e baldanzosa, paladina dei palestinesi di Gaza è come fare a tornare a casa, perchè la prima cosa che farà Israele sarà bombardare i tunnel.
Pelazza corre a precipizio nel tunnel dal quale era entrato illegalmente a Gaza, fatica a respirare, perchè pure le ventole di aerazione sono chiuse. La tensione è palpabile, la iena deve fermarsi a 50metri dall'uscita per riprendere fiato, fa l'ultimo sforzo e, finalmente è all'aria aperta.
Non manca il prevedibile e banalissimo commento, più o meno di questo tono : " Che vita d'inferno abbiamo fatto oggi, non riusciremmo mai ad abituarci, invece i palestinesi la devono fare tutti i giorni ". Sempre per colpa di Israele. Sul terrorismo di Hamas e sul fatto che abbia imposto alla troupe di spegnere le telecamere in alcune zone del tunnel (evidentemente non si poteva mostrare la merce che entrava nella Striscia), sui razzi, sul fatto che nelle scuole di Gaza si insegni che la Shoah è un'invenzione, silenzio assoluto.
Il servizio è stato sicuramente registrato prima della liberazione di Gilad Shalit, ma la iena Pelazza si è ben guardata dal chiedere informazioni sul ragazzo prigioniero e sul raccontare la sua storia ai telespettatori della trasmissione. Meglio intervistare la madre di Vittorio Arrigoni e diffondere la sua propaganda a fine servizio.
Per vedere il servizio di Luigi Pelazza, cliccare sul link sottostante:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/253745/pelazza-i-tunnel-di-gaza.html
Invitiamo i lettori di IC a contattare le IENE per protestare per la faziosità e la scorrettezza del servizio di Luigi Pelazza inviando un fax al n°0225148915