Testata: Informazione Corretta Data: 17 ottobre 2011 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «La storia si ripete»
Piera Prister
La storia si ripete: 16 ottobre del ’43, 9 ottobre dell’82, la politica isolazionista verso Israele Mi sorprende che oggi 16 ottobre 2011, nessun giornale italiano abbia riportato un rigo su quella vicenda quanto mai attuale sulla razzia di ebrei al Ghetto di Roma, preparata dai nazisti in combutta con il Ministero italiano degli Interni che vendette mille e piu’ ebrei a Hitler. Una razzia dimenticata che prosegui’ poi con le Fosse Ardeatine nel 1944 ed altri eccidi. Perche’ quella non e’ solo una pagina di storia ebraica ma e’ soprattutto una pagina di storia italiana, della nostra vergogna perche’ da quegli avvenimenti noi Italiani ne fummo tutti travolti, ebrei e non ebrei, abbandonati a noi stessi, traditi dal re, traditi dal governo e traditi dal Parlamento che voto’ a favore delle Leggi Razziali. Tutto subimmo: occupazione tedesca, posti di blocco, stragi, esecuzioni sommarie, deportazioni, campi di concentramento, bombardamenti, sfollamento, pidocchi e fame. S’andava a piedi sulla via Nomentana a Mentana, a barattare quel poco d’oro ed oggetti che si possedevano in famiglia, per un sacco di farina al mercato nero, per sfamarsi. Ma di queste pagine non c’e’ memoria, la scuola, i media, i libri di testo, i giornali di carta straccia non se ne preoccupano perche’non si ripeta. Ma noi la riviviamo quella pagina di storia, avvertendone sulla nostra pelle l’attualita’ , con i fantasmi del passato che ritornano ad assillarci, sotto nuove guise e nuovi contesti storici. La storia si ripete senza tregua. Si e’ ripetuta di nuovo nel 9 ottobre 1982 esattamente 39 anni dopo, e quella e’ stata la prova che non avevamo capito niente, quando un commando di terroristi palestinesi, diretti eredi dei nazisti, nello stesso luogo del Ghetto di Roma e sempre non a caso sotto le stesse festivita’ di Succoth, lancio’ le bombe contro la Sinagoga e mitraglio’ i fedeli che uscivano dal tempio perche’ erano stati di nuovo venduti dalle autorita’ italiane che colluse con i terroristi antisemiti avevano preparato quell’agguato. Ma i palestinesi non avevano solo di mira gli ebrei, ma tutti gli Italiani, quante stragi palestinesi sono state coperte dal segreto di stato e fatte ricadere sui neri! Il terrorismo islamico era arrivato persino a colpire i palazzi del potere politico e S. Pietro. Poi noi Italiani siamo stati ancora più beffati, assurdamente hanno preteso da noi che devolvessimo soldi alla causa palestinese, per rinpinguare le tasche di quel ladrone di Arafat, sedicente palestinese ma che palestinese non era, come non lo e’ Abu Mazen suo successore. E credo che ancora si continui. La storia si ripete oggi nella stessa direzione -a riprova che ancora non abbiamo capito- nei confronti di Israele contro cui c’e’ in corso una macchinazione mondiale. Ne e’ un esempio Shalit, soldato di Tzahal, delle gloriose forze armate israeliane, che difendono il diritto di Israele ad esistere, che poi e’ il simbolo di Israele. E’ stato di fatto abbandonato nella sua lunga prigionia da tutti quelli che contano e che hanno potere, un grande potere contrattuale -a cui nessuno e’ ricorso- che pone sulla bilancia la sua liberazione avverso i miliardi di dollari versati alla causa palestinese. Mai in cinque anni della sua prigionia, mai e’ stata posta una precondizione elementare al suo rilascio, come per dire, niente rilascio niente aiuti, niente dollari. Non l’hanno fatto ne’ gli Stati Uniti di Barack Obama, di Joe Biden, di Nancy Pelosi; ne’ l’ha fatto l’Europa che al vertice, con Romano Prodi, se l’intendeva addirittura con Hamas, i carcerieri di Shalit; non l’ha fatto l’ONU che ha sempre votato risoluzioni contro Israele; non lo hanno fatto nemmeno dopo che Israele sotto il governo di Ehud Olmert libero’ cinque terroristi dei piu’ sanguinari, pur di riavere indietro in patria, le salme smembrate dei suoi due eroi, Ehud Goldwasser e Eldad Regev. Nessuna pieta’! Cosi’ la storia si ripete ancora e si ripetera’ se non la capiremo, Israele e’ rimasta sola nella sua solitudine fra le tante promesse di aiuto a Shalit che non si sono mai concretizzate; ma in questo impari scambio tra un altissimo numero di terroristi e Shalit, la vittoria spetta ancora una volta ad Israele che svetta in alto nel consesso delle nazioni per la sua grandezza morale. Israele sa d’essere invincibile grazie ai suoi soldati che la difendono e che anche con la liberazione di uno di loro, si sentiranno ancora piu’ rinfiammati nel loro coraggio e piu’ forti nel combattere fino alla vittoria, nella certezza che non saranno mai abbandonati. Piera Prister Bracaglia Morante