Didichiamo oggi, 16/10/2011, lo spazio in prima pagina ad una 'breve' uscita a pag.23 di LIBERO, con il titolo "Tournée in Italia dei Fratelli Musulmani", una notizia che non abbiamo trovato su nessun altro giornale. Poche riche, in sostanza il riassunto di una interrogazione parlamentare a prima firma Souad Sbai. A volte, però, anche poche righe possono rivelare aspetti oltre modo interessanti. L'Italia è sempre stato un paese dalle porte aperte verso l'estremismo islamico. Chi aveva sperato in un cambiamento farà bene a riflettere sulla tournée italiana di Rachid Ghannouchi, leader degli estremisti islamici tunisini del partito dei Fratelli Musulmani.
nell'immagine Rashid Ghannouchi
Ecco l'articolo:
Votano anche i tunisini all’estero. E la campagna elettorale, in Italia, la fanno i Fratelli Musulmani. Se ne sono accorti una trentina di deputati Pdl, che si rivolgono al ministro Maroni per chiedere spiegazioni sulla tournée a Reggio Emilia di Rachid Ghannouchi, esponente di spicco dei Fratelli Musulmani. «Tornato in Tunisia dopo la rivoluzione, stante l’esilio ventennale cui era stato condannato per estremismo», ricostruisce Souad Sbai, prima firmataria dell’interrogazione, «è considerato, per le sue idee un estremista». A renderlo ancor più degno d’attenzione, è la sua candidatura a «primo ministro in Tunisia per il partito Ennadha, di stampo religioso a sfondo estremista». I deputati chiedono al governo se «intenda monitorare l’ingresso nel Paese di soggetti potenzialmente pericolosi per la stabilità delle rispettive comunità e, in particolare, i canali che hanno portato Ghannouchi in Italia». Se, per la prima parte, la risposta spetta all’esecutivo, Libero è in grado di rispondere alla seconda domanda. Ghannouchi era venuto a sponsorizzare l’elezione diOsama AlSaghir, 28enne tunisino, giornalista di Al Jazeera e, soprattutto, candidato in Italia per la lista Ennahda
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