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Gilad Shalit: ben tornato a casa 12/10/2011

Ghilad potrebbe essere liberato in cambio di 1027 detenuti, tutti detenuti dopo essere stati processati per reati contro la persona, per terrorismo, per omicidio, per decine di omicidi.
1027 ad uno.
Questa cifra che regola lo scambio ci dice che le culture di vita, quelle che si battono per liberare gli ostaggi danno un peso alla vita 1027 volte superiore alle culture di morte.
Ho visto un video trasmesso dalla televisione palestinese dove la madre di un terrorista suicida offriva i pasticcini alle amiche per festeggiare l’eroica morte del figlio.
I cinque anni che vanno dai 18 ai 23 sono fondamentali nella vita di un individuo, sono strutturali. È intollerabile che siano stati rubati. Come intollerabile è il dolore inflitto ogni singolo giorno alla sua famiglia.
Il dolore inflitto alle famiglie di tutti gli ostaggi: gli uomini italiani di Procida e Trieste, luoghi dove ho abitato e che porto nel cuore, uomini di tutte le parti del mondo, da mesi in ostaggio in condizioni spaventose della pirateria islamica, un altro tratto del terrorismo.
Noi, le culture di vita alla fine strisciamo, ci inginocchiamo, paghiamo denaro, restituiamo alla libertà criminali purché le vite di coloro che amiamo siano restituite.
1027 ad uno.
Nessuno dei nostri nemici si faccia illusioni: le culture di morte vincono le battaglie, ma perdono le guerre.
Bentornato a casa Caporale Shalit.
Silvana De Mari

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forse ve la siete persa,ma secondo l'agenzia (?) di stampa :

http://www.lapresse.it/mondo

gilad shalit era stato arrestato.bella questa!
Pierangelo

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Il rilascio di Gilad, alla fine, sarà costata la resa ad un vile ricatto, la vita e la libertà di un ragazzo (ormai giovane uomo) che stava solo facendo il suo dovere, verso il suo Paese e la sua gente, in cambio di mille mani assassine. Infurieranno in tutto il mondo le polemiche, le valutazioni, il cinismo, insieme al cuore di concittadini e, soprattutto, affetti personali, che qualunque prezzo avrebbero pagato per riavere un figlio, un fratello, un amico, un coetaneo, a casa, anche la ragionevole certezza che quelle mani assassine sono pronte a macchiarsi di sangue di nuovo. Anche questa volta il tacito patto tra Israele e i suoi cittadini però è stato rispettato: "Noi ci prendiamo le vostre vite per due/tre anni (a seconda del genere), ma promettiamo che comunque vi riporteremo sempre a casa". Gli impegni si onorano sempre, se questa modalità, questa resa siano state opportune o no, lo decideranno gli israeliani, con il voto, come hanno sempre fatto.
Ora però un ragazzo torna a casa, torna alla vita, e l'unica cosa certa da dire, al momento, sarà "Bentornato"
Sacha Mittino 

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Solo un grande paese democratico, Israele poteva concedere la liberazione di 1000 detenuti per la liberare Gilad Shalit. Onore al governo, onore al Primo Ministro, onore a tutte le persone che hanno lottato per questo risultato.Un abbraccio ai famigliari di Gilad, a Fiamma Nirenstein, a Deborah Fait , ad Ugo Volli e una preghiera perchè Israele viva per tutti noi. Commosso e riconoscente, portero' sempre nel mio cuore Israele. Israele per sempre.  Roberto Gabrieli

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