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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.10.2011 IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 25/09/2011 al 01/10/2011

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 ottobre 2011
Pagina: 1
Autore: Astrit Sukni
Titolo: «Il commento di Astrit Sukni»
Il commento di Astrit Sukni


Astrit Sukni

Mentre il regime di Assad uccide il suo popolo e lancia pomodori contro l'ambasciatore Usa a Damasco e mentre l'Iran impreca contro l'Occidente, Usa e Israele, a Teheran si tiene la quinta "Intifada Conference". La prima fu tenuta nel 1991 subito dopo la prima intifada. L'ayotallah Ali Khamenei ha tenuto il suo discorso dicendo che un riconoscimento dello Stato palestinese deve essere rifiutato perché la soluzione di 'due popoli e due stati' non può esistere. Il riconoscimento della Palestina deve avvenire solo quando Israele non esisterà più in quanto cancro che minaccia la sicurezza in Medio Oriente. L'unico mezzo per far fronte all'entità sionista è la resistenza.
Queste parole ci devono fare riflettere seriamente ché sia l'Iran che il mondo arabo non sono interessati al riconoscimento di uno Stato palestinese ma che loro (i palestinesi) sono il capro espiatorio per attaccare e delegittimare lo Stato d'Israele e trovare il modo per cancellarlo dalla carta geografica.

I palestinesi hanno solo pretese, e proprio l'altro ieri l'ANP di Abu Mazen ha chiesto che il mediatore per il Medio Oriente, incaricato dal Quartetto, Tony Blair, venga destituito dal suo incarico. Secondo l'Autorità palestinese, Tony Blair sta facendo gli interessi israeliani. Il suo ruolo è stato definito: "diplomatico israeliano". Questa loro mossa è l'ennesima dimostrazione che l'Autorità palestinese non è assolutamente intenzionata a sedersi a tavolino con Israele per negoziare la pace. Evitare di negoziare la pace con i suoi vicini (Israele) significa: noi, popolo palestinese, non riconosciamo lo Stato d'Israele.

In questi giorni a Perugia si è svolta la Marcia della Pace, che ha visto marciare per kilometri e kilometri i pacifisti di casa nostra capeggiati dalla sinistra Vendoliana e altri politici pacifisti. I pacifinti che hanno marciato per la pace sono quelli che in nome della pace bruciano la bandiera di Israele e degli Stati Uniti e incitano il popolo a odiare gli ebrei e l'Occidente. Durante la marcia nessuno ha osato chiedere che venga posto fine alla repressione del popolo siriano per mano del clan Assad e nessuno ha invocato una flottiglia per trasportare la pace e il sostegno in Siria. Hanno solo chiesto pace e libertà per il povero popolo palestinese che da sessant'anni è sotto l'occupazione israeliana. La pace a senso unico è l'ennesima ipocrisia che i nostri pacifisti mettono in scena.

Se non vogliamo assistere ad una nuova Shoah per mano del mondo arabo, dobbiamo dire 'no' ad uno Stato palestinese e 'sì' a che la pace si debba raggiungere solo tramite i negoziati tra palestinesi e israeliani e dobbiamo indurre i palestinesi a riconoscere Israele quale Stato ebraico con Gerusalemme, unica e indivisibile, capitale. Il resto è solo tempo perso.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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