Trentasette anni fa Arafat, dallo stesso podio, diceva: "Non lasciate cadere il ramoscello d'ulivo che vi porgo (...)"; oggi Abu Mazen (quello, per intenderci, che espresse cordoglio per la fine - tardiva - dell'ideatore della Strage di Monaco), da quello stesso podio "rilancia" ancora il solito ulivo. Resta il fatto incontrovertibile che abbiamo lasciato alle spalle oltre mezzo secolo di attentati, dirottamenti, stragi d'ogni genere e ferocia, tanto sanguinari quanto "inutili", dentro e fuori d'Israele: Monaco, appunto, Entebbe, Sinagoga di Roma, dirottamento "Lauro", discoteche, ristoranti, ambasciate... fino ai lanci quotidiani - da anni - di razzi su Sderot e dintorni. E questo sarebbe il "ramoscello d'ulivo" offerto dagli eredi del mai rimpianto Yasser Arafat con i quali "fare la pace"? Siate seri, "signori" della "standing ovation"! Sandro Molteni - Varese