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Franco Piperno, da Potop alle Torri Gemelle: un ritratto 22/09/2011
Lo conosciamo tutti, Franco Piperno il professore di fisica dell'università della calabria, marxista teorico di Potere Operaio, l'organizzazione comunista che negli anni settanta teorizzava l'esproprio proletario, cioè la legittimazione del proletariato comunista urbano a saccheggiare i supermercati in quanto manifestazioni del potere consumistico del capitalismo monopolistico e ad occupare le case sfitte in quanto la rendita locativa, giudicata da Marx la più parassitaria, doveva e poteva essere battuta ed aggirata con l'occupazione abusiva delle case e lo sfratto politico dei locatori, cioè della odiata proprietà fondiaria.
Piperno era l'ideologo di questa organizzazione marxista. Passata la febbre ideologica di quegli anni e la relativa stagione giudiziaria, questi eroi hanno ripreso la propaganda radicale in forme ancora più violente a odiose:
dal suo sito www.looponline.it 
l'ultimo vaticinio è particolarmente sconcertante, se si considera che giudica l'attentato alle torri gemelli la necessria nemesi del capitalismo americano, il "giusto prezzo" pagato per le stragi compiute nel mondo dagli yankees anche se non le nomina, perchè l'assurdo è innominabile, nè si capisce se queste "stragi" siano quelle dei nostri morti in Normandia o a Cassino o di quei novemila ragazzi che sono sepolti a Nettuno nel cimitero americano dei caduti della campagna antinazista d'Italia.
Nemmeno si capisce se le "stragi" di cui l'America con le torri gemelle avrebbe "pagato il giusto prezzo" siano fatte dei soldati americani morti che per sostenere la resistenza sovietica contro i nazisti aggirarono le difese tedesche sul mare del nord per fornire armamenti senza i quali Stalingrado e la battaglia di Kursk e non avrebbero tenuto il fronte.
Che le "stragi" di cui parla il professore siano queste o altre non lo sappiamo. C'è però una strage che lo commuove, sia pure solo in senso estetico, ed è la strage dell'11 settembre 2001 che nel suo blog testualmente definisce "un evento di sublime bellezza".
Un evento di sublime bellezza la morte di tremila innocenti, l'attacco ignobile ad una città ad una comunità inerme e pacifica, ad un paese, l'America, al quale il mondo deve più che a Dio.
Andatelo a leggere sul suo sito perchè potrebbe anche essere scambiata, la mia, per una balla di provocazione e invece è la spaventosa realtà di una ideologia reiteratasi nel disastro, il marxismo, che nonostante la storia abbia ridotto per sempre a pattume scientifico e ideologico, a barzelletta economica, nondimeno continua ancora oggi con i suoi ideologi come Piperno a distruggere il buon senso, la morale dei giusti, la verità, l'evidenza e la realtà. Quando vi chiedete quale sia l'identità ideologica di iniziative balorde come "Mavi Marmara" o delle spedizioni "pacifiste e umanitarie" che la sinistra europea estetizzante e radical chic organizza regolarmente per la striscia di Gaza e recare sussidio ai terroristi che vi operano, allora salvate nei vostri "preferiti" questo blog di Piperno e tornate a leggerlo possibilmente sputando sul video che ve lo fa leggere, perchè è questa la matrice ideologica di una comunità mondiale che fa della distruzione di Israele il suo obiettivo estetico, nemmeno morale e che, in Italia, ha quartier generale in un parlamento dove vomitare odio contro Israele genera lo stesso successo che assicura diffamare il presidente Berlusconi e gli altri amici italiani di Israele che oggi, grazie a Dio, hanno in questo coraggioso forum di I.C. il diritto di rispondere ai balordi nemici di Sion.
Piperno è, secondo la legislazione fascista sulla razza, un cognome ebreo. E' dei nostri anche lui? Vi riconoscete nelle sue idee sulla "sublime bellezza" di una strage di tremila innocenti? Se vi riconoscete siete pronti per esaltare la "sublime bellezza" di Auschwitz o dei forni di Dachau.
E allora domandiamoci e domandiamo alle comunita religiose "ortodosse" per le quali un ebreo di cui si dimostri formalmente la genealogia va sempre bene anche quando scrive quello che ha scritto Toaff sui riti di sangue ebraici (inventati da lui) o Chomsky sulla "violenza" dello stato ebraico, o Piperno sulla bellezza del male: sono dei "nostri" anche loro? E' dei nostri anche lui?
Fate un primo passo verso la Ragione: ripetete oggi lo sdegno che avete giustamente provato quando fu dimostrato che l'attacco aereo americano a Gheddafi nel 1986 non ebbe l'esito sperato perchè Craxi ne informò preventivamente il rais violando una prerogativa di Stato che salvò un dittatore sanguinario e fece rischiare i nostri soldati alleati e quelli d'Israele perchè anche Israele attacco', anche se ne non ne informò certo preventivamente quel soggetto.
I nostri vecchi, i nostri anziani antifascisti, i nostri sopravvissuti ad una deportazione, i nostri eroi silenziosi che conobbero la loro condizione ebraica solo con gli elenchi infami della legislazione fascista, i nostri protagonisti autentici della grande resistenza armata ai fascisti, i nostri comandanti partigiani combattenti frontali dei nazisti, i nostri compagni odierni di lotta quotidiana contro il neofascismo rosso e nero e la discriminazione che persegue, tutti costoro sarebbero orgogliosi di avere Piperno e soci fra i "nostri"?
Domandatevelo e se la Vostra risposta sarà positiva, allora scrivetelo su questo forum. In modo che quelli che la pensano come me abbiano il modo di convertirsi all'Islam.
Vitaliano Bacchi

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