La domanda che Fabio Scuto non ha fatto 20/09/2011
copia di lettera inviata a fabio Scuto, La Repubblica:
Nel suo articolo che contiene molte affermazioni a dir poco discutibili, quando non addirittura fuorvianti nei confronti della realtà storica, sono rimasto colpito dalla frase finale, come sempre destinata a colpire particolarmente il lettore: "«Sa», dice a "Repubblica" uno dei leader palestinesi della prima ora, «Arafat ci ha guidato fino ad avere una terra ma è Abu Mazen che ci ha portato ad avere uno Stato. Nascerà sul 22% del territorio che ci aveva assegnato l´Onu nel 1948, ma finalmente sarà il nostro Paese»". Ho riflettuto a lungo su quel numero "ad alto effetto" 22%, e ho fatto ogni genere di calcolo per comprendere da dove possa saltare fuori. Niente da fare, proprio non ci sono arrivato. Ed allora un dubbio mi è venuto: non sarà per caso quel 22% dell'originale Palestina mandataria su cui sorgono gli attuali territori di Giordania, Israele, Gaza e Cisgiordania? In effetti, ancora nei giorni scorsi, il moderato il cui “nome di battaglia” fa Abu Mazen ha detto che vuole andare al Palazzo di Vetro a denunciare l'occupazione israeliana degli ultimi 63 anni. Vede, questo è il reale significato di quel 22%: la Giordania, come è noto a tutti, ha ricevuto dall'Inghilterra il 78% della Palestina, e col rimanente 22% Israele sparisce dalla faccia della terra. Proprio quanto sostengono i palestinesi, quelli "moderati" come Abu Mazen e quelli "terroristi" come Haniyeh. Forse avrebbe reso un migliore servizio al lettore chiedendo a quel "leader palestinese della prima ora" che cosa intendesse dire con quella cifra. Distinti saluti Emanuel Segre Amar