copia di lettera inviata a fabio Scuto, La Repubblica:
Nel suo articolo che contiene molte affermazioni a dir poco discutibili, quando non addirittura fuorvianti nei confronti della realtą storica, sono rimasto colpito dalla frase finale, come sempre destinata a colpire particolarmente il lettore: "«Sa», dice a "Repubblica" uno dei leader palestinesi della prima ora, «Arafat ci ha guidato fino ad avere una terra ma č Abu Mazen che ci ha portato ad avere uno Stato. Nascerą sul 22% del territorio che ci aveva assegnato l“Onu nel 1948, ma finalmente sarą il nostro Paese»".
Ho riflettuto a lungo su quel numero "ad alto effetto" 22%, e ho fatto ogni genere di calcolo per comprendere da dove possa saltare fuori. Niente da fare, proprio non ci sono arrivato.
Ed allora un dubbio mi č venuto: non sarą per caso quel 22% dell'originale Palestina mandataria su cui sorgono gli attuali territori di Giordania, Israele, Gaza e Cisgiordania?
In effetti, ancora nei giorni scorsi, il moderato il cui “nome di battaglia” fa Abu Mazen ha detto che vuole andare al Palazzo di Vetro a denunciare l'occupazione israeliana degli ultimi 63 anni.
Vede, questo č il reale significato di quel 22%: la Giordania, come č noto a tutti, ha ricevuto dall'Inghilterra il 78% della Palestina, e col rimanente 22% Israele sparisce dalla faccia della terra.
Proprio quanto sostengono i palestinesi, quelli "moderati" come Abu Mazen e quelli "terroristi" come Haniyeh. Forse avrebbe reso un migliore servizio al lettore chiedendo a quel "leader palestinese della prima ora" che cosa intendesse dire con quella cifra.
Distinti saluti
Emanuel Segre Amar