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Il Foglio Rassegna Stampa
16.09.2011 Gesù e la sponda ovest del fiume Giordano
La cronaca di Paolo Rodari

Testata: Il Foglio
Data: 16 settembre 2011
Pagina: 3
Autore: Paolo Rodari
Titolo: «Dove fu battezzato Gesù ? Bega diplomatica fra Israele e Amman»

"Dove fu battezzato Gesù ? Bega diplomatica fra Israele e Amman " è il titolo dell'articolo di Paolo Rodari, sul FOGLIO di oggi, 16/09/2011, a pag.3, che qui riprendiamo:

Roma. Il sito ufficiale della Custodia francescana di Terra Santa è tenuto sotto stretta osservazione da Israele. Lo dimostra la lettera che l’ambasciata israeliana presso la Santa Sede ha scritto al sito, protestando per un articolo apparso nelle pagine in lingua inglese il 7 settembre e intitolato “Jordan Voices Opposition to Opening of Baptismal Site”, e cioè “Reazioni giordane all’apertura del sito del battesimo”. L’articolo riportava il malcontento di Amman per la decisione presa da Israele di riaprire al pubblico (il 12 luglio scorso) il sito di Qasr al Yahud, nei pressi di Gerico, sulla sponda ovest del fiume Giordano. La località era chiusa da decenni, perché si trova proprio al confine con la Giordania, in un’area controllata militarmente da Israele, ma situata nei territori palestinesi. Fino a non molte settimane fa il sito veniva aperto dalle autorità militari israeliane solo alcuni giorni all’anno, in concomitanza di alcune feste liturgiche particolari. La sua riapertura ha indispettito le autorità di Amman, che rivendicano come unico e autentico luogo del battesimo quello situato sulla riva orientale del fiume, all’interno del proprio territorio. Amman ricorda il Vangelo: è leggendo Giovanni che si desume che Gesù è stato battezzato in Betania oltre il Giordano, ad al Maghtas. La Giordania ha accusato Israele di voler mistificare la verità storica, allo scopo di dirottare i pellegrini cristiani che si recano sul luogo del battesimo in Giordania. Amman, infatti, ha investito molto dal punto di vista turistico sul sito di Wadi Kharrar, a circa 7 chilometri dal mar Morto, concedendo anche alle chiese cristiane di realizzare nelle vicinanze nuovi santuari con annesse case di accoglienza per pellegrini. La lettera inviata dall’ambasciata israeliana ai Custodi osserva, puntuta, che “dibattere su quale lato del fiume sia avvenuto il battesimo di Gesù è di relativa importanza, poiché ciò che più conta è che esso sia avvenuto dentro le acque del Giordano”. Secondo l’ambasciata “fonti autorevoli collocano il luogo del battesimo sul lato ovest del fiume”. In proposito viene espressamente citata l’antologia di Donato Baldi, “Enchiridion Locorum Sanctorum”. La rappresentanza diplomatica osserva inoltre che Giovanni Paolo II nel 2000 sostò in preghiera su entrambe le rive del Giordano e che dunque “ragioni politiche ed economiche stanno influendo su quelle che dovrebbero essere questioni di fede”. I Custodi di Terra Santa non sono restati a guardare. E, riferendosi allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, hanno rinviato i propri lettori a un articolo di un docente di geografia biblica, fra Pietro Kaswalder, già pubblicato sull’Eco di Terrasanta nel 2009. Kaswalder, tra le altre cose, torna a Giovanni che in 1,28 dice che Gesù venne battezzato “in Betania, al di là del Giordano”. E ancora, in 10,40, spiega che Gesù “ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava”. Ma, scrivono ancora i Custodi, ci sono ragioni archeologiche e fonti che farebbero ritenere più probabile la collocazione del battesimo nel Wadi Kharrar, sulla sponda Giordana. Vi sono altresì tradizioni e ragioni storiche che hanno determinato in alcune epoche lo spostamento della memoria del luogo del battesimo sulla riva occidentale, nei pressi di Qasr al Yahud. “Come spesso capita, le cose sono più complesse di come le si vuole rappresentare. Non si fa un servizio alla verità accusando di mistificazione storica Israele (come parrebbe fare la parte giordana), né sostenendo sbrigativamente che esistono ‘sufficienti fonti autorevoli per collocare il luogo del battesimo sul lato ovest del fiume’, come fa l’ambasciata israeliana presso la Santa Sede. Lasciamo liberi i cristiani di tutto il mondo di recarsi a fare memoria del battesimo del Salvatore sulla riva del Giordano che preferiscono”. Anche perché esiste una terza possibilità, ed è quella percorsa in epoca bizantina: dal V all’VIII secolo una colonna di marmo – alcuni ritengono fosse di legno – era posta in mezzo al fiume Giordano, e quello era il punto esatto dove si commemorava il battesimo di Gesù.

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