sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
10.09.2011 La tv israeliana ironizza anche sulla Chiesa
Silenzio dal Vaticano, solo Libero protesta

Testata: Libero
Data: 10 settembre 2011
Pagina: 18
Autore: Andrea Avveduto
Titolo: «Sulla tv di Stato israeliana sfottono il Papa e Gesù»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 10/09/2011, a pag. 18, l'articolo di Andrea Avveduto dal titolo " Sulla tv di Stato israeliana sfottono il Papa e Gesù ".

Non mettiamo in dubbio che il cronista Avveduto sia in linea con il proprio cognome e che questi episodi che lui cita nell’articolo siano effettivamente avvenuti in qualche canale televisivo israeliano. In Israele non hanno avuto alcuna eco perché il senso dell’ironia e dell’umorismo è parte strettamente connaturata con la cultura israeliana abituata a ridere/sorridere anche di quegli aspetti della vita che in altri Paesi, compreso il nostro, sono oggetto di ipocrita rispetto.  Le barzellette, o storielle, più dissacranti sul cattolicesimo le abbiamo sentite raccontare anche da illustri prelati, dotati evidentemente di quel gusto per l’ironia che possono esprimere solo in privato, così come le barzellette ebraiche hanno in gran parte origine dallo stesso senso autoironico degli ebrei. Questi alti lai usciti su Libero non hanno trovato posto nemmeno sui giornali ufficiali cattolici. Brutto segno.
Ecco l'articolo:

La prima volta fu nel febbraio 2009. Sul canale 10, una tv privata israeliana, in prima serata vennero mandate in onda immagini blasfeme che ridicolizzavano Gesù e la Madonna. Nel video che fece poi il giro del mondo venivano presi di mira la verginità di Maria (che secondo il programma era già incinta da tempo e non certo per opera dello Spirito Santo) e i miracoli di un Gesù obeso e ridicolo. Le autorità governative, sotto le pressioni del Nunzio Apostolico e della Santa Sede, assicurarono prontamente il loro intervento per interrompere la trasmissione e alla fine ottennero anche pubbliche scuse dalla stessa emittente. Sembrava un episodio isolato, figlio di qualche frangia ebraica ultraortodossa. E la vicenda si chiuse lì. A luglio di quest’anno invece un nuovo video è tornato a suscitare polemiche. Il programma si intitolava “Lezioni di storia con Toffee e Gorilla” ed è andato in onda sulla tv educativa di Stato, quella – per intenderci – dedicata ai bambini: nel frammento sotto accusa una scimmia e una ragazza si sono resi protagonisti di una gag finita male: la scimmia decide di diventare cristiano e la ragazza (Toffee, la conduttrice) cerca di farlo desistere. «Guarda che significherebbe avere rapporti sessuali con non ebrei», gli dice, «e mangiare cioccolato tutto il giorno». Di fronte alle insistenze della scimmia, la conduttrice decide di punirlo e fargli fare la stessa fine di Gesù: lo crocifigge in diretta, mentre Gorilla grida impazzito e mentre sta per “morire” urla: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?». La parodia di cattivo gusto terminava lì. Anche in questo caso la chiesa locale è intervenuta per bloccare ulteriori messe in onda di un filmato simile. Ma l’ultimo caso è di pochi giorni fa. Protagonista sempre la tv di Stato. Durante un talk show il conduttore finge di collegarsi con il Vaticano: «E ora ascoltiamo cosa vuole dirci il Papa». Entra nello studio l’at - tore Erez Shalem vestito da alto prelato, quel tanto che basta per assomigliare a Benedetto XVI. Incomincia a scherzare sul suo abito sgargiante, prima di mettersi la stola al rovescio ed esclamare davanti a un pubblico divertito: «Ecco uno dei privilegi di essere Papa: se giri la stola puoi somigliare a una reginetta di Bellezza!». Risate e appalusi. La caricatura del pontefice ripercorre poi in modo inedito il pellegrinaggio di Benedetto XVI: «Quando sono venuto in Israele sono stato nella piazza sacra dei magnacci, ho comprato persino delle cartoline». Il pubblico va in delirio invece quando l’attore israeliano rivela un segreto: «Dovete sapere che quando ero sacerdote sono venuti in tanti nel confessionale. A dirvi la verità, la gente non poteva credere che stessi seduto nello sgabbiotto per così tanto tempo, ma il trucco è che avevo un bidè. Era meraviglioso». Alla fine il brillante comico finge di vedere dei vampiri sparsi nello studio e cerca di esorcizzarli con il crocifisso. A quel punto il conduttore chiude il collegamento e Shalem esce di scena. Applausi e grande successo.

Per inviare la propria opinione a Libero, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@libero-news.eu

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT