L’improvvida uscita dell’On. D’Alema in merito alla soluzione del conflitto israeliano-palestinese ancora una volta conferma, a mio sommesso avviso, come l’ex leader PCI dimostri ben scarsa dimestichezza con le regole più elementari della diplomazia. Diversamente si sarebbe ricordato della risposta del Governo polacco a Hitler nel 1939 riguardo la questione sulla cessione di Danzica al Terzo Reich senza nessuna reale contropartita per la Polonia: «È chiaro che negoziati nei quali una delle parti deve cedere alle richieste dell’altra senza discussioni, non sono negoziati». Evidentemente per D’Alema, il concetto di “negoziato” non si discosta granché da quello inteso a suo tempo da zio Adolfo. Date le sue amichevoli frequentazioni con gli Hezbollah, la cosa non mi sorprende. Quanto al concetto di “prestigio” per l’Europa, D’Alema fa di certo elogiativo riferimento a statisti come Chamberlain ed al suo (fallimentare) accordo di Monaco 1938. Stiamo allegri! Cordiali saluti Luigi Prato