Pubblichiamo il lancio ADNKRONOS dal titolo "M.O. : D'Alema, l'acqua è uno dei problemi fondamentali del conflitto israelo-palestinese".
Abu Mazen con Yasser Arafat
Il problema dell'acqua sarà anche fondamentale tra Israele e palestinesi, ma non è di sicuro quello più urgente da risolvere. Ne suggeriamo qualcuno: il terrorismo palestinese contro Israele, Hamas che rifiuta di riconoscere Israele, Abu Mazen che fa tutto ciò che è in suo potere per minare i negoziati e non riconosce Israele quale stato ebraico.
Questi sono i problemi alla base del conflitto israelo-palestinese, non l'acqua.
Ecco il pezzo:
«Non dobbiamo sprecare forze nel conflitto - ha
dichiarato Shaddad Attili, ministro delle Risorse idriche
dell'autorità nazionale palestinese - ma creare nuovi progetti di
sviluppo sul tema dell'acqua pensando alle prossime generazioni. I
palestinesi vogliono un rapporto di fratellanza con lo Stato di
Israele, ma il problema dell'acqua rimane fondamentale».
«Federutility ha investito moltissimo per creare i presupposti
di nuove forme di collaborazione - ha sottolineato Lironne Bar Sadeh,
vice ambasciatore dell'ambasciata d'Israele in Italia - sviluppando
anche in loco alcuni progetti. Grazie alla tecnologia si possono
risolvere molti problemi e ottimizzare l'utilizzo dell'acqua. E
l'impegno dell'Italia in questa collaborazione multilaterale è
fondamentale».
«L'iniziativa di Federutility - ha commentato Roberto Bazzano,
presidente di Federutility - nasce nell'ambito di un percorso di lungo
periodo, grazie soprattutto ai contributi concreti delle aziende
associate, che ha permesso la creazione di un rapporto di fiducia
della federazione con entrambe le parti. La concretezza del tema acqua
- ha concluso Bazzano - e il suo indissolubile legame con la qualità
della vita delle popolazioni lo rende un punto di partenza per la
realizzazione del dialogo. La scarsità delle risorse può essere
spunto e pretesto per accordi pacifici, grazie anche alla condivisione
delle tecnologie».
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