Pubblichiamo il lancio ANSA dal titolo "MO: D'Alema, tra Israele e Palestina manca spirito Rabin. No ruolo politico Europa, divisione indebolisce prestigio".
Massimo D'Alema a braccetto con Hezbollah
Massimo D'Alema sostiene che il punto di partenza per la soluzione del conflitto israelo-palestinese sia "il riconoscimento dei confini del '67 " e lamenta le divisione dell'Europa sull'accettazione dell'autoproclamazione dello Stato palestinese. E' questo che D'Alema definisce "capacità di assunzione di responsabilità". Il terrorismo palestinese, i razzi di Hamas, il rifiuto categorico di Abu Mazen a collaborare per i negoziati non vengono menzionati, meglio lasciar credere che sia Israele il responsabile del fatto che non esiste uno Stato palestinese. Israele dovrebbe cedere ai ricatti di Abu Mazen, accettare di avere dei confini indifendibili, rinunciare alla propria autodifesa e non avere garanzie di nessun tipo.
Negoziare significa che entrambe le parti offrono qualcosa in cambio di qualcos'altro. Israele, nel corso degli anni, ha partecipato attivamente ai negoziati. Chi ha sempre rifiutato tutte le proposte sono stati gli arabi. Da sempre. Lo Stato palestinese sarebbe potuto nascere insieme a quello ebraico, ma gli arabi hanno preferito rifiutare. Che cos'hanno offerto gli arabi nel corso dei negoziati ? Nulla. Abu Mazen ha rifiutato di sedersi al tavolo dei negoziati per mesi l'anno scorso, ha aspettato che la moratoria sul congelamento delle costruzioni negli insediamenti scadesse per chiedere subito una proroga solo per il fatto di sedere al tavolo. Abu Mazen rifiuta di trattare con Israele e propone l'autoproclamazione dello Stato palestinese con i confini del '67, Hamas a Gaza rifiuta di riconoscere Israele e continua a lanciare razzi contro la popolazione israeliana. Tutto ciò che fa Israele è difendersi.
Ecco l'articolo:
GENOVA, 6 SET - Nella questione israelo-palestinese «manca lo spirito di Rabin: la capacità di assunzione di responsabilità. In quella Regione ci vuole il coraggio di superare gli ostacoli che hanno impedito di andare avanti verso i risultati attesi e necessari». Lo ha detto Massimo D'Alema, presidente del Copasir, parlando a un convegno organizzato nell'ambito del Festival dell'Acqua a Genova. «Naturalmente - ha detto D'Alema - punto di partenza non può essere che il riconoscimento dei confini del '67 così come stabilisce il Consiglio di sicurezza dell'Onu». Ma «l'Europa non sembra esercitare un ruolo politico rilevante nella Regione, il che - ha sottolineato D'Alema - è paradossale perché l'Europa è il maggior contributore sia dei territori palestinesi che un partner essenziale per Israele. L'Europa esercita un enorme peso economico ma non sembra avere un peso politico anche per le sue divisioni. Siamo alla vigilia del voto all'assemblea delle Nazioni Unite, al quale l'Europa si presenterà divisa. Un ulteriore indebolimento del suo prestigio».
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