IC7 - Il commento di Angelo Pezzana dal 28/08/2011 al 03/09/2011
Testata: Informazione Corretta Data: 05 settembre 2011 Pagina: 1 Autore: Angelo Pezzana Titolo: «Il commento di Angelo Pezzana»
Il commento di Angelo Pezzana
Angelo Pezzana
Sono molti gli argomenti - e i nomi - che hanno tenuto banco nella scorsa settimana. L'eterna questione tiramolla dell'autoproclamazione dello stato palestinese all'Assemblea generale dell'Onu, Abu Mazen la proporrà, contando su una inutile stragrande maggioranza, sapendo bene che al Consiglio di Sicurezza gli Usa metteranno il veto, oppure si ricorderà che si chiama Bibi Netanyahu il suo partner per arrivare alla pace ? Intanto abbiamo letto il Rapporto Palmer sulla Flotilla n°1, la Turchia non l'ha presa bene. ma come, si sarà detto Erdogan, ma non viene dall'Onu ? si vede che dava per scontata la condanna di Israele, invece ce ne sono anche per lui, riconosciuto il boss dell'intera vicenda. Allora fa la voce grossa, ma con juicio, come si compete a uno che gioca d'azzardo su molti tavoli. Ogni tanto si riaccendono le luci sulla Shoah, oh, non i cimiteri devastati o i monumenti agli sterminati insozzati con svastiche, no, questo ormai non fa quasi più notizia. E' la parola che dà fastidio, ma come, li chiamiamo tutti 'genocidi' - così li dimentichiamo più in fretta - e questi ebrei esigono un nome solo per loro, sono sempre gli stessi ! Così la 'parola' esce da tutti i libri di scuola francesi - sempre avanti a tutti, la Francia - che però si guarda bene dal toccare un'altra parola, 'nakba', e no, perdio !, quella rimane, guai a chi la tocca. Ci sono poi le gesta verbali di due eroi, il primo risponde al nome di Moni Ovadia, il secondo a Zygmunt Bauman. Il Moni, dopo anni di attacchi a Israele, per carità, solo verbali, o sul palcoscenico e sulle colonne dell'Unità,viene chiamato a fare l'apertura delle giornate della cultura ebraica. Prendete nota, cari lettori di IC, è così che ci si deve comportare, mica come quei deficienti che si ostinano a cercare di capire il significato di altre parole, boicottaggio, disinvestimento, delegittimazione, per vedere se è possibile trasformarle in un boomerang, che ritorni al mittente. No, sbagliato, Israele va attaccato, cosi si riempiono i teatri, basta sapere che è sufficiente essere ebreo per fare cultura ebraica, quel che viene detto perchè mai dovrebbe contare se il teatro è esaurito ? C'è poi quell' altro, il Bauman, che in una intervista a un giornale polacco ha paragonato la barriera difensiva al muro del ghetto di Varsavia, se finiva la frase avrebbe paragonato il governo di Gerusalemme a quello di Berlino sotto il 3° Reich. Di passaggio in Italia, ha ripetuto le accuse, cosa c'è di meglio di un ebreo che odia Israele ? Così va il mondo, in un modo che a noi non piace, ma sin qui abbiamo segnalato quello che vorremmo non ci fosse, è quindi d'obbligo segnare anche le note liete, come quella che riguarda Fiamma Nirenstein, che oltre ad essere storica, giornalista, è anche uno straordinario deputato, porta con orgoglio la sua identità ebraica e svolge nel Parlamento una attività che i nostri lettori ben conoscono. Domani parte per Washington dove avrà incontri di altissimo livello, ma non vi dico di più per non togliervi il piacere di leggerlo su IC a questo link: http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&id=41273. Buona lettura di IC !