L'11 settembre islamicamente corretto di Obama 01/09/2011
‘..a New York decisione controversa: a Ground Zero la celebrazione avrà un carattere laico, senza il coinvolgimento ufficiale di autorità religiose. Molte chiese hanno già protestato’. Mi sembra abbastanza naturale. ‘La preoccupazione del presidente è evitare di rievocare i toni da crociata e lo spirito dello «scontro tra civiltà» che prevalsero per gran parte della presidenza Bush’. Va bene, Bush non era molto amato e simpatico, ma Obama è imbarazzante. Quindi la partecipazione delle autorità religiose cristiane, quindi preti e parroci, per Obama è uguale crociata, attacco, provocazione per altre religioni? Il presidente non si rende conto che lo ‘scontro di civiltà’ è stato invece proprio l’attacco alle Torri Gemelle (all’Occidente)? Ricordo ancora bene donne in chador e haik esultare urlanti in festa, per strada e in piazza, alla notizia della quantità industriale di vittime ammazzate e sbrindellate tra vetri, lamiere e cemento. Obama l’aveva guardata la TV in quel momento? Se tanto ritegno è programmato per paura di rivendicazioni, sbaglia (e il coraggio?) Se lo fa per eccessivo rispetto verso i musulmani e l'Islam, sbaglia e non caverà un ragno dal buco; se lo fa per dare all’America una superiorità morale … esperimento fallito. Poi magari sbaglio io, e il presidente ha un’altra visione dei fatti. Vanno bene compostezza e contegno, ma leggendo l’articolo di Repubblica mi pare che ci sia un eccessivo programma politicamente e soprattutto religiosamente corretto. Altrettanto corretto fu Al – Qaeda, quando progettò la macellazione di gente che andava a lavorare in data 11 settembre? Doveva essere colpito anche il Pentagono; roba da nulla, petardi. Forse sotto sotto Obama crede alla fiaba che l'attentato sia colpa dell'Occidente ricco (orma non più...) che affama e sfrutta i 'poveri' paesi mediorientali squattrinati? Forse, con tutto il rispetto per un presidente, credo che dovrebbe leggere di più. Se è così, non si rende conto che c'è solo un profondo e cieco odio religioso dell'integralismo, che miete un' enorme quantità di vittime anche tra i musulmani non integralisti.