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La Stampa Rassegna Stampa
01.09.2011 Se capita in Usa, perchè non in Italia?
Agenti segreti infiltrati nelle comunità islamiche per prevenire attentati terroristici. Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 01 settembre 2011
Pagina: 19
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «La Cia segreta targata New York: Infiltrati fra i musulmani in città»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 01/09/2011, a pag. 19, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo "La Cia segreta targata New York: Infiltrati fra i musulmani in città".


Maurizio Molinari, Cia

Agenti infiltrati nelle comunità musulmane, monitoraggio di centri comunitari e moschee, alta tecnologia e 007 vecchio stile, antenne in giro per il mondo per prevenire possibili attacchi: il Dipartimento di polizia di New York ha un apparato segreto del quale non ammette l’esistenza ma che contribuisce a proteggere la città. A crearlo è stato Lawrence Sanchez, un veterano della Cia mandato a Manhattan all’indomani degli attacchi di Al Qaeda per rafforzare le difese cittadine.

L’idea di Sanchez fu di reclutare 16 agenti in grado di parlare cinque lingue - arabo, bengali, hindi, punjabi e urdu - per dar vita alla «Demographics Unit», un team incaricato di monitorare le comunità arabo-musulmane nello Stato di New York, in New Jersey e Connecticut. All’inizio il compito della «Demographics Unit» fu disegnare la mappa di tali comunità, originarie di 28 differenti nazioni, scoprire dove si trovavano e identificarne i punti di ritrovo, non solo moschee e centri comunitari ma anche ristoranti, creando un sistema di sorveglianza elettronica al quale si sono poi aggiunti degli agenti in borghese, inviati sul campo per parlare, ascoltare e fare domande al fine di ottenere ulteriori informazioni utili alla prevenzione.

Ad esempio, negli ultimi anni, se un drone della Cia uccideva alcuni jihadisti in Pakistan gli agenti in borghese venivano mandati a sondare le reazioni in alcuni ristoranti di pakistani per verificare la presenza di sentimenti di irritazione capaci di degenerare in atti terroristi. Oltre agli immigrati da Paesi «a rischio», gli 007 di New York hanno sorvegliato le comunità di musulmani neri americani, ritenendoli pericolosi.

Dopo due anni Sanchez lasciò il posto ad un successore ma all’indomani della pensione, nel 2007, è tornato a lavorare come consulente del Dipartimento di polizia di New York, dove è restato in servizio fino al 2010. Con il passare del tempo la «Demographics Unit» si è trasformata in uno dei perni della «Intelligence division» della polizia di New York. Sarebbero stati questi 007 in giro per il mondo a sventare piani come quello per inondare di gas nocivi la metro di Manhattan. A svelare la vicenda, un’inchiesta dell’Associated Press ma il portavoce della polizia, Paul Browne, ha negato l’esistenza della «Demographics Unit» ribadendo che il Dipartimento opera nel rispetto della legge americana che impedisce di classificare i cittadini sulla base di profili etnici o fede religiosa.

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